Antonio Albanese dalla parte degli operai: di cosa parla l’ultimo film “Cento domeniche”

In uscita il nuovo film di Antonio Albanese, il quale si schiera dalla parte degli operai per lanciarsi in una feroce critica sociale.

L'attore Antonio Albanese
L’attore Antonio Albanese nel nuovo film (Blueshouse.it)

Si chiama “Cento domeniche”, il nuovo film co-scritto, diretto e interpretato da Antonio Albanese. In uscita il prossimo 23 novembre, dopo l’anteprima alla Festa del Cinema di Roma, nella quale ha riscontrato ottimi pareri, il nuovo film di Antonio Albanese affronta una critica feroce alla società contemporanea. E lo fa partendo dal mondo degli operai, riflettendo la drammatica situazione nel nostro paese.

È la storia di un ex tornitore, appena andato in pensione, che viene beffato dalla sua stessa banca. Albanese, lo ha definito “un progetto necessario”, tanto che il nuovo film rappresenta soprattutto una sua esigenza personale, dando voce alla classe operaia. Si tratta di un lavoro molto personale, nel quale emerge tutta l’intelligenza, l’acuta osservazione della realtà e la bravura di Albanese.

Antonio Albanese torna nei cinema con un nuovo ottimo film: “Cento domeniche”, di cosa parla

Una scena del film
Una scena iniziale del film (Blueshouse.it)

Non che avessimo bisogno di conferme, per affermare la grandezza di Antonio Albanese come attore, e nemmeno la sua visione minuziosa sui difetti della società, ma “Cento domeniche”, sorprende, fa arrabbiare, commuove. Se in “Qualunquemente”, l’attore si lanciava in una grottesca critica alla società meridionale, giocando con l’ironia e con le sue tipiche (e magnifiche) gag, nel nuovo film la situazione è diversa.

In “Cento domeniche” non ci si sbellica dalle risate, anzi, dopo un inizio frizzante e ironico, con il trascorrere dei minuti si viene risucchiati in un incubo che fa arrabbiare e che commuove. Non si ride più, ma si afferra la dura critica alla realtà di oggi, al nostro paese. Albanese è il protagonista, costretto a un prepensionamento per via degli esuberi.

La trama di “Cento domeniche” e il suo significato politico

La sua vita procede serena e modesta, e a lui piace così. La sua famiglia è felice e molto unita, sua figlia, ormai grande, decide di sposarsi, e così chiede un aiuto economico a suo padre. L’uomo, disposto a fare di tutto per la gioia di sua figlia, decide di impegnare tutti i suoi risparmi, i quali, nel giro di qualche giorno, si polverizzano per colpa di alcuni investimenti effettuati dalla stessa banca, all’insaputa dell’uomo.

In breve, i sacrifici di una intera vita svaniscono, ed ecco che il film, da commedia, si trasforma in dramma, un dramma che indaga sulla nostra realtà, e che si schiera dalla parte delle classi più basse. “È una storia di immensa crudeltà e di ingiustizia”, spiega Albanese, “ed è un film che sta dalla parte delle vittime”.

Partendo da storie accadute realmente, e non sono poche, l’attore porta in scena un racconto politico molto forte e dal profondo significato. In questo periodo, invece, sia al cinema che sulle piattaforme streaming, si possono vedere altri film molto interessanti.

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