Bonus musica, come ottenere fino a 1.000 euro

Bonus musica, un aiuto per le famiglie che hanno figli che seguono dei corsi musicali. Come si richiede e a chi spetta. Tutte le info

Bonus musica
Scuola di musica (Blueshouse.it)

Per gli studenti, delle scuole dell’obbligo e quelli universitari, il Governo ha messo a disposizione diversi sussidi. Un modo per aiutare le famiglie nelle spese che si sostengono per le attività legate all’istruzione dei giovani, volano del nostro futuro. Dal bonus trasporti a quello gioventù, passando per la Carta Cultura e quella Giovani, fino al bonus musica e gite scolastiche.

Sono diverse le facilitazioni rivolte agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e dell’università, da esaminare, però, con accortezza in base a quelle che sono le linee guida ed i termini stabiliti per ogni opportunità. Oggi ci concentriamo sul bonus musica per capire a chi spetta, come richiederlo e come ricevere fino a 1.000 euro per ogni figlio.

Bonus musica, che cos’è e come funziona

Bonus musica
Giovani che seguono una lezione di musica (Blueshouse.it)

Tra le agevolazioni stilate dal Governo destinati agli studenti c’è anche il bonus musica, una strada scelta per facilitare e favorire l’apprendimento e lo sviluppo delle abilità musicale nei giovani. Attenzione però, perché a differenza del bonus trasporti, questo non si “materializza” con una somma di denaro erogata dal Ministero ma sotto forma di facilitazioni fiscali.

Il bonus musica, infatti, consiste in una detrazione fiscale inerente alle spese che le famiglie sostengono per l’iscrizione dei giovani a bande, cori e scuole di musica. Non è altro che un rimborso IRPEF pari al 19% delle spese sostenute per i corsi musicali che può arrivare alla soglia massima di 1.000 euro per ciascun figlio, tra i 5 e i 18 anni, che è a carico delle famiglie.

A chi spetta la detrazione

Possono richiedere il bonus musica tutte le famiglie con reddito 2022 complessivo non superiore a 36.000 euro che hanno dei figli di età compresa tra i 5 e i 18 anni per i quali nell’anno 2022 hanno sostenuto delle spese di iscrizione o abbonamento a conservatori di musica, scuole di musica riconosciute e iscritte nei registri regionali, cori, bande e scuole di musica riconosciute da un ente pubblico r istituzioni AFAM (alta formazione artistica, musicale e coreutica) riconosciute.

Non ci sono moduli da compilare per la presentazione della domanda ma basta presentare la dichiarazione dei redditi inserendo, negli spazi opportuni, le spese detraibili per la musica, come da disposizione del Governo. In questo modo i cittadini otterranno i rimborsi che gli spettano nel momento in cui l’Agenzia delle Entrate eroga i pagamenti.

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