Il mondo del cinema dice addio ad un altro attore che fece parte di un cult come “Rocky” insieme a Sylvester Stallone
Alcuni attori vengono ricordati per le parti non proprio principali in film di successo, come è accaduto a Burt Young, ovvero Paulie Pennino il cognato ed amico di Rocky nella saga di Sylvester Stallone, diventato un cult nel cinema internazionale.
Scomparso a Los Angeles lo scorso 8 ottobre, solo in questi giorni è stata annunciata la sua morte. Il suo vero nome era Geraldo Tommaso De Louise aveva 83 anni. Origini italiane, nacque nel difficile quartiere del Bronx a New York.
Nel 1976 ottenne la candidatura al premio Oscar come attore non protagonista, grazie alla parte interpretata nel primo capitolo della saga di Rocky.
Burt Young, fu davvero un pugile prima di intraprendere la carriera come attore cinematografico. Infatti, tra il 1957 ed il 1959 disputò 34 incontri ottenendo 32 vittorie quando era nei Marines.
Grazie alla parte interpretata, ottenne grande successo e strinse da allora una forte amicizia con Sylvester Stallone che tramite il suo profilo ufficiale di Instagram annuncia l’addio, con una foto del primo Rocky: “Mio caro amico, Burt Young, sei stato un uomo e un artista incredibile, mancherai molto a me e al mondo intero”.
Burt Young ha partecipato anche a film di spessore, come il pluripremiato capolavoro di Sergio Leone “C’era una volta in America” interpretando il personaggio di Joe.
Burt Young ha partecipato anche a commedie divertenti come quella del 1999 con Hugh Grant e James Caan “Mickey occhi blu” in cui interpreta la parte di uno spietato zio mafioso.
Ma Burt Young ha preso parte anche a lavori in Italia, come ad esempio la fiction del 2013“Baciamo le mani” con Sabrina Ferilli, ambientata nei primi anni ‘60 tra Palermo e New York, in cui l’attore interpreta la parte di un boss mafioso chiamato Don Gillo Draghi.
Nel 2011 invece, recitò nel film indipendente “Mosse Vincenti” e nel 2013 è nella commedia con Enrico Brignano, “Ci vediamo domani”.
Ma oltre alle grandi capacità interpretative, Burt Young era anche un ottimo pittore. Aveva la passione dell’arte ed affinò il suo affinò il suo talento all’Actors Studio.
Ma non solo, Burt oltre ad essere proprietario di un ristorante a New York aveva anche capacità come scrittore per spettacoli teatrali: “SOS” e “A Letter to Alicia and the New York City Government From a Man With a Bullet in His Head”.
Non era solamente quindi un attore di comparsa, o caratterista ma anche sceneggiatore con capacità di scrittura ed interpretazione.
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