Arriva la decisione finale per il Castello delle Cerimonie, gli ultimi aggiornamenti sono un colpo al cuore per il suo staff: è tutto finito, il caso è stato chiuso una volta per tutte.
Le porte del Castello delle Cerimonie sono state chiuse. Il sipario è calato sulla famosa struttura ricettiva conosciuta anche come “La Sonrisa”, al centro del mirino da anni, dando vita a un vero e proprio caso che in queste ore è giunto al verdetto finale.
L’immensa dimora situata a Sant’Antonio Abate, comune di Napoli, è nota da anni per i suoi innumerevoli eventi e per aver fatto da palco a un format targato Real Time incentrato su matrimoni e grandi ricevimenti.
La struttura è finita in una tempesta giudiziaria a partire dal 2011 con gli inquirenti che hanno scoperto diversi presunti abusi edilizi, in uno spazio di circa 40mila metri quadri. Questi sembrano affondare le loro origini a partire dal 1979. Dopo anni di indagini, è arrivata la confisca dell’area in cui ha sede il Castello e in queste ore il Prefetto di Napoli si è pronunciato sul caso, chiudendolo per sempre.
Michele di Bari, il Prefetto di Napoli, ha messo la parola fine sul caso del Castello delle Cerimonie. Dopo anni di indagini, l’intricata vicenda ha una conclusione: la magistratura ha confermato lo scenario dell’abusivismo edilizio, arrivando alla decisione di chiudere la struttura.
Ora, il provvedimento deve essere trasmesso alla Corte di Cassazione e successivamente il Comune di Sant’Antonio Abate acquisterà la tenuta come patrimonio pubblico. La decisione è stata un colpo al cuore per i tanti lavoratori impegnati nel Castello e i gestori della struttura, distrutti per questo verdetto, con cui si chiude un capitolo lunghissimo.
Il Castello delle Cerimonie è stato confiscato in questi giorni e ora è stata decisa in modo definitivo la sua chiusura. La struttura è stata negli ultimi anni in mano a Imma Polese, mentre in passato era gestita dal padre, Don Antonio Polese. Imma ha guidato la dimora al fianco del marito Matteo Giordano: in queste ore i proprietari stanno vivendo un incubo, vendendo sfumare l’attività alla quale hanno dedicato tutta la loro vita.
Oltre a loro, anche i lavoratori impegnati nel Castello stanno insorgendo per la decisione, scendendo in piazza. In concomitanza con la chiusura, il Prefetto di Napoli ha sottolineato come ci sia l’intenzione di affrontare il dramma occupazionale con il Sindaco di Sant’Antonio Abate.
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