Almeno una volta nella vita tutti abbiamo ascoltato un blues, ma come possiamo individuarlo? Le caratteristiche
Così diffuso quanto non molto popolare in Italia. Il blues è uno degli stili musicali più amati al mondo anche se nel nostro Paese non è molto praticato. Ciò non toglie che comunque ci sono importanti esponenti che non a caso hanno una grande popolarità all’estero come Zucchero. È un genere associato a buon motivo ad autori esteri, soprattutto con la pelle nera. È infatti nelle sofferenze del popolo afroamericano che si trova l’origine di questo genere.
In questo articolo ci siamo già occupati dell’origine, da dove prende il nome e qual è la differenza con il jazz. Non è difficile confondersi tra i due modi di suonare anche se c’è chi difende che la caratteristica è proprio che possono la capacità di mischiarsi tra loro. Per tale motivo nasce il dubbio se un brano appartiene a l’uno o all’altro genere.
Il ritmo del blues è particolare perché esprime quasi sempre uno stato d’animo malinconico visto che fin dall’Ottocento chi ha “creato” questo genere è stato il popolo afroamericano sottoposto alla schiavitù negli Stati Uniti. Da esso decenni dopo è nato il genere jazz che comunque ha l’influenza di tanto altro ancora.
Inoltre c’è anche una gran varietà di sottogeneri, ognuno con le sue caratteristiche peculiari. Uno di questo, anche se può sembrare strano poiché solitamente considerato un genere diverso, c’è il Rock and Roll, ma anche il Boogie Woogie, il Rhythm and Blues e il British Blues che può essere definito il “blues dei bianchi”, inglesi in particolare, che si è sviluppato a metà degli anni sessanta.
Un brano blues può anche essere molto ritmato fino a portare a ballare gli ascoltatori ma il pezzo tradizionale è lento, con le strofe che si ripetono (solitamente le prime due) e testi larghi, nel senso che si lascia molto spazio alla musica. Ciò consente di dare maggiore possibilità ai singoli musicisti di improvvisare un assolo.
Questa “lentezza” nasce dal fatto che i primi bluesman erano di New Orleans, sul delta del Mississippi, dove lavoravano come schiavi nelle piantagioni di cotone e tabacco ma avevano la “fortuna” di un po’ di libertà. Il suon esprime infatti la tristezza delle loro condizione e il ritmo calmo era conseguenza delle rilassamento che quegli uomini e quelle donne cercavano.
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