La confisca del Castello delle Cerimonie è una mazzata tremenda per Donna Imma Polese e famiglia ma anche per i tanti lavoratori della struttura. Cosa avverrà.
Donna Imam Polese è comprensibilmente abbattuta per quanto è successo al Castello delle Cerimonie. La tenuta di famiglia “La Sonrisa”, aperta sul finire degli anni Settanta, è stata posta sotto sequestro nel corso degli ultimi giorni. Tutta colpa di un riscontrata lottizzazione abusiva che ha posto fine all’attività.
Almeno per ora, però, perché Donna Imma e tutta la famiglia Polese non ci stanno a rinunciare alla loro proprietà, che frutta da sempre proventi importanti e che è fondamentale anche per l’economia locale del Comune di Sant’Antonio Abate, dove sorge.
Infatti a “La Sonrisa” lavorano almeno duecento persone tra camerieri, cuochi, addetti alle pulizie e lavoratori stagionali. E la struttura non è solo attiva nell’ambito della ristorazione ma dispone anche di numerose camere, facendo in tutto e per tutto anche da hotel.
Nonostante la confisca sia stata legittimata da un illecito, quel posto è troppo importante per potergli far fare una fine così repentina. E ne va di centinaia di posti di lavoro. Ora tutto quanto è diventato automaticamente di proprietà del Comune di Sant’Antonio Abate a titolo gratuito, secondo quanto disposto dalla Suprema Corte di Cassazione.
Donna Imma farà di tutto per impedire la chiusura del Castello delle Cerimonie
I dipendenti della struttura hanno annunciato una manifestazione per chiedere di essere tutelati, per potere procedere in qualche modo che possa permettere al Castello delle Cerimonie di continuare ad esistere. E per quanto sia importante tutto questo, non bisogna comunque dimenticare che è stata la Cassazione ad avere riscontrato una violazione delle norme vigenti, già da anni.
La Legge non ha fatto altro che procedere come dovuto. Ma tutto questo ha creato un problema enorme per tutte queste persone. E ci si chiede ora in che modo sarà possibile procedere. Non si possono lasciare centinaia di famiglie senza il loro reddito principale dall’oggi al domani.
I Polese hanno fatto sapere che annunceranno ricorso e che si rivolgeranno anche alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo di Strasburgo, se necessario. Gli avvocati della famiglia titolare del celebre Castello delle Cerimonie sono pronti a fare il possibile per scongiurare la cessazione totale dell’attività.
E Donna Imma Polese, che si è fatta carico della gestione della struttura dopo la scomparsa di suo padre, avvenuta ad inizio dicembre del 2016, non se ne starà ferma a guardare tutto questo.
Una possibile idea per fare in modo che “La Sonrisa” continui a restare aperta c’è. Ed ora occorre anche vedere che cosa accadrà a tutte quelle persone che avevano prenotato una sala al celebre Castello delle Cerimonie, anche con mesi di anticipo.