Si ritorna a parlare del Castello delle Cerimonie, tra proteste e manifestazioni interviene la nota attrice italiana: scopriamo cosa ha detto.
È già trascorsa qualche settimana dal 15 febbraio, quando la Corte di Cassazione ha confermato la confisca de La Sonrisa. Per chi non lo sapesse si tratta dell’hotel – ristorante di lusso che si trova in provincia di Napoli, nello specifico a Sant’Antonio Abate.
Per anni si sono tenuti al suo interno battesimi, comunioni e matrimonio, molti di quest’ultimi sono stati trasmessi in tv nel reality il “Castello delle cerimonie”, in onda su Real Time. La questione legata all’abusivismo edilizio era partita nel 2011 e negli scorsi giorni è arrivata la notizia della confisca. Al momento la proprietà del castello è passato al Comune di Sant’Antonio Abate.
La situazione dei lavoratori, cosa faranno adesso?
C’è una questione che sta tenendo tutti con il fiato sospeso e riguarda proprio i circa 250 dipendenti che hanno lavorato per La Sonrisa. Dopo la sentenza della Cassazione, infatti, i dipendenti rischiano di perdere il lavoro.
In questi giorni, per ricevere risposte hanno anche manifestato chiedendo chiarimenti alla prima cittadina Ilaria Abagnale. Bisogna, però attendere ancora per ricevere risposte concrete, al momento una cosa è certa: la famiglia Polese non ne farà più parte. Tutto quello che sta accadendo ha richiamato l’attenzione anche di alcuni vip, tra cui l’attrice Maria Grazia Cucinotta.
Maria Grazia Cucinotta sta con i lavoratori
In merito a tutto quello che sta accadendo, ha deciso di intervenire Maria Grazia Cucinotta che ha dichiarato come in questo momento vanno difesi i lavoratori. L’attrice ha affermato di aver conosciuto le famiglie, ma anche le loro storie bellissime. “Per loro questo è lavoro, è vita” ha proseguito la Cucinotta.
“In un posto così dove non c’è lavoro, questa è un’oasi nel deserto” ha concluso l’attrice. Sul punto hanno parlato anche alcuni dipendenti, uno di loro ha dichiarato: “Questa è casa nostra non ce la togliete”. Insomma un pezzo di vita per alcuni lavoratori che da anni sono legati al Castello delle Cerimonie. Al momento, non si sa con certezza quali saranno le sorti dei 300 lavoratori che chiedono a gran voce di ricevere risposte e vogliono sapere cosa ne sarà del loro futuro.