‘Effetto Fedez’ così in molti la chiamano questa corsa alle donazioni di sangue dopo l’ultimo ricovero del rapper e l’appello lanciato sui social.
La malattia di Fedez ha preoccupato per giorni tutti i fans del cantante e non solo. Ore di apprensione durante il suo ricovero con le poche notizie che trapelavano, come voluto dalla famiglia stessa.
Il primo campanello d’allarme è stata la Instagram Story di Chiara Ferragni che aveva preso il primo volo da Parigi, dove si trovava per lavoro, per tornare urgentemente a Milano.
Poi Fedez che è sparito dai social, comportamento insolito per lui e che, reduci del passato, ricordava solo casi in cui la malattia era tornata a bussare alla sua porta.
La malattia di Fedez
La prima volta a marzo 2022 quando ha scoperto di avere un tumore al pancreas, seguito dall’operazione in cui è stato rimosso ed è stata asportata la testa dell’organo in questione.
Poi a febbraio 2023, dopo il Festival di Sanremo, ha avuto una crisi dovuta ad un forte antidepressivo che gli era stato prescritto e che ha dovuto interrompere di botto, portandolo ad avere degli effetti collaterali molto gravi, il cosiddetto effetto rebound.
Fino all’ultimo ricovero causato da due ulcere e dalle conseguenti emorragie interne, con la necessità di trasfusioni di sangue per rimanere in vita.
Dopo le dimissioni dall’ospedale Fatebenefratelli, Fedez ha voluto ringraziare tutta l’equipe medica e ha fatto un appello sui social per invitare la gente, quanto più possibile, a donare il sangue.
Effetto Fedez
Come dichiarato dall’Avis Lombardia, sulle pagine del Corriere della Sera, l’8 ottobre centinaia di persone si sono messe in fila fuori dalla sede, dieci volte più di una qualsiasi altra domenica.
E che si tratti del cosiddetto effetto Fedez è stato confermato dal fatto che le persone sopraggiunte a donare abbiano un’età compresa tra i 18 e i 35 anni.
Fedez ha voluto ringraziare sui social tutti coloro che hanno accolto il suo appello: : “Sono molto felice, si è generato un effetto a catena che non mi aspettavo, grazie a tutti”.
Il presidente di Avis Regionale Lombardia, Oscar Bianchi ha chiarito che, pur non avendo numeri precisi, può affermare che ci sono stati aumenti sostanziali in tutta la Lombardia e anche in altre parti d’Italia.