Il Castello delle Cerimonie: chiude sì o no? A parlare è la diretta portavoce della famiglia Polese: la programmazione va avanti
Il Castello delle Cerimonie, la struttura ricettiva “La Sonrisa” di Sant’Antonio Abate, della famiglia Polese, diventata famosa grazie al programma di Real Time, negli ultimi giorni è balzata alle cronache per via della confisca stabilita dalla Cassazione che ha decretato che la costruzione è abusiva e dunque in breve tempo deve ritornare nella disponibilità del Comune.
Un vero colpo per i Polese, per tutti i dipendenti che vi lavorano e per i fan e gli amanti di un posto che è passato alla storia, costruito Don Antonio Polese, il famoso “Boss delle cerimonie” scomparso nel 2016 e portato avanti, oggi, da Donna Imma Polese, sua figlia. Dopo i primi giorni di relativo silenzio, i Polese oggi cominciando a far sentire la propria voce.
Il Castello delle Cerimonie: parla la portavoce della famiglia Polese
Donna Imma Polese, i suoi famigliari e lo staff de “La Sonrisa” sono rimasti relativamente in silenzio in questi primi giorni concitati che hanno seguito la comunicazione ufficiale della confisca che ancora però non è diventata esecutiva. A parte qualche breve battuta da parte dell’avvocato nessuno si è esposto.
Ieri, invece, a parlare, è stata la portavoce dalla famiglia, una certa Emma che è intervenuta a Radio Cusano Campus nel corso della trasmissione “Turchesando” con Turchese Baracchi e Gabriele Parpiglia. La donna ha precisato che lei parla da “La Sonrisa” perché attualmente tutto lo staff è al lavoro e “si va avanti con la programmazione già in corso e delineata” sottolineando che “assolutamente non ha chiuso e non ha cessato l’attività”.
Sul fronte delle disdette la donna parla di “paura avuta dagli ospiti rispetto a quelle che possono essere le prospettive dei prossimi mesi. Nell’incognita le notizie fanno molto scalpore ed è stato un disastro, per noi nell’apprenderla, figuriamoci per chi è in procinto di avere un evento come un matrimonio programmato anni prima”.
Troppo presto ancora per chiudere il caso
I clienti però restano fedeli a Donna Imma e al suo staff: “Hanno fiducia in noi in quanto crediamo che le situazioni per come sono possano darci manforte nel far proseguire l’attività precisando che quelle che sono le problematiche che hanno riguardato la proprietà non devono andare di pari passo con quelle che sono le attività”.
Emma ha precisato che una volta che la sentenza sarà esecutiva bisognerà prima leggere bene i documenti. Dallo staff di Donna Imma ci si augura, inoltre, che la sentenza non diventi esecutiva in modo repentino. Anche su una non gestione da parte dei Polese, la portavoce frena e precisa che è bene capire quello che si evincerà dai documenti. Al momento la cosa che conta, conclude Emma, “è trovare la soluzione” per capire come uscire da una situazione delicata e non per nulla positiva.