Intelligenza artificiale per ricreare attori morti: scoppia il caso a Hollywood

Usare l’intelligenza artificiale per “ridare vita” agli attori morti, la cosa sembra tanto futuristica quando lesiva di numerosi principi etici. Ed il sindacato di categoria alza il muro contro muro.

Intelligenza artificiale e attori morti, Hollywood contro le grandi major
Hollywood (Blueshouse.it)

Intelligenza artificiale e attori morti, per quanto macabra possa suonare la cosa alcuni produttori di Hollywood ci stanno pensando. E si tratterebbe di un espediente per potere evitare di dovere richiedere i permessi di utilizzo a chi di dovere. Specialmente nel caso di celebrità più famose ormai passate a miglior vita ci potrebbero essere dei diritti di immagine con validità ancora in corso. L’impiego delle IA però presenta diversi ambiti che andrebbero normati, e quello del ricreare le fattezze di qualcuno in maniera indiscriminata e senza consenso rientra tra questi.

In sostanza le case produttrici sarebbero fortemente intenzionate a fare uso dell’Intelligenza artificiale per ricreare attori morti. Magari anche in maniera non somigliante al cento per cento, proprio per evitare delle possibili noie e delle cause. Le trattative a margine del grande sciopero che hanno avuto luogo nel corso degli ultimi mesi tra il sindacato SAG-AFTRA che racchiude tutti gli attori e tra i vari studios delle grandi major avevano riguardato anche questo aspetto.

Intelligenza artificiale e attori morti, perché si tratta di una pessima idea

Intelligenza artificiale e attori morti, Hollywood contro le grandi major
Rappresentazione olografica (Blueshouse.it)

Ed il sindacato aveva detto di no a questa opzione, inserita in tanto di clausola apposita. Il tutto viene visto non solo come una manifestazione di avidità da parte dei grandi soggetti dell’industria cinematografica e televisiva ma anche come una mancanza di rispetto nei confronti di quelle stelle che non ci sono più. La vicenda riguarda non solo i divi del grande schermo ma anche quelli della televisione. Entrando nello specifico la Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP) in origine avrebbe espresso il proposito di scansionare con l’intelligenza artificiale alcuni attori viventi.

Nel dettaglio solamente quelli che abbiano un cachet di 32mila dollari a salire per singolo episodio televisivo in una sitcom o di 60.000 dollari e più per ogni film. Questo avrebbe implicato l’ingaggio degli attori solamente per le scansioni facciali: loro sarebbero stati pagati solo per questo scopo, poi tutti gli episodi di serie tv ed i film successivi avrebbero avuto luogo con i loro “doppioni” virtuali, senza il bisogno di autorizzazioni e di liberatorie.

Un modo improprio di impiegare le IA

Ovviamente a queste richieste il sindacato degli attori ha opposto un netto rifiuto, con il no assolutamente non negoziabile. Ed allora i produttori di Hollywood hanno pensato di fare questa cosa con gli attori non più viventi. Mossa fatta quando il loro proposito iniziale di scansionare gli attori in vita era divenuto di dominio pubblico. Ad ogni modo tutto questo è un modo lampante di come non dovrebbero mai essere utilizzate le IA. Il loro compito non è sostituire gli umani ma aiutarli nei loro compiti.

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