La Scelta è il secondo singolo estratto da Exuvia, ottavo album, decimo se si considerano i due dischi firmati con lo pseudonimo “dal cui autodisgusto nacque il se stesso odierno”, di Michele Salvemini, in arte Caparezza.
La canzone, decisamente più orecchiabile e radiofonica del precedente brano estratto dall’album che uscirà il sette maggio, parla delle vicende di due personaggi, Ludovico e Marco, i quali nel corso della loro vita compiranno scelte contrapposte: il primo non rinuncerà alla sua musica nonostante le oggettive avversità, mentre il secondo metterà fine alla sua lanciatissima carriera preferendo ritirarsi a vita privata per dedicarsi alla sua famiglia.
Caparezza semina indizi, in realtà neanche troppo complicati, per individuare i personaggi a cui si riferisce nella canzone. Il Ludovico della prima strofa del brano è il compositore romantico Ludwig van Beethoven, il bimbo prodigio che perderà l’udito a trent’anni e che, nonostante avesse valutato il suicidio, “canterà” l’Inno alla Gioia rendendosi immortale tramite la sua musica. Il secondo personaggio cantato dal cantautore pugliese, Marco nella canzone, è in realtà il cantante inglese Mark Hollis (4 gennaio 1955 – 25 febbraio 2019) ex frontman delle band new romantic Talk Talk, che dopo l’acclamatissimo primo e unico album da solista, nel 1998 decise di ritirarsi dalle scene musicali, salvo qualche sporadica apparizione in lavori altrui.
Nel brano entrambi i protagonisti si dichiarano soddisfatti della scelta compiuta: “Nemmeno un rimorso, nemmeno un rimpianto”; del resto, canta Caparezza, l’importante è fare una scelta, che sia essa “Patetica o Eroica”, aggettivi scelti tutt’altro che casualmente, essendo entrambi riconducibili a composizioni di Beethoven: la prima scelta si riferisce alla Sonata per pianoforte n. 8, Op. 13 in do minore, nota con il titolo di Grande Sonata Patetica, mentre la seconda richiama la sinfonia numero 3 (appunto l’Eroica) del compositore viennese. Nemmeno le successive parole del ritornello, “questa è la mia vita non dimenticarlo” sono state scelte a caso, essendo la traduzione letterale del ritornello di It’s My Life, celeberrima canzone che dà il titolo al secondo album dei Talk Talk.
A poche ore dall’uscita de “La Scelta” la fanbase di Caparezza è in subbuglio: Michele seguirà le orme del compositore romantico o quelle del frontman della band new romantic? Si ritirerà dalle scene come Marco o continuerà con la musica come Ludovico, nonostante l’acufene di cui notoriamente soffre e di cui ha parlato nel precedente Prisoner 7o9?
A noi non resta che aspettare impazienti il sette maggio per ascoltare l’intera ultima fatica di Michele Salvemini, con la certezza di poterlo ascoltare dal vivo nel 2022, rincorrendolo nelle date già annunciate dell’attesissimo tour.
Questo il testo de “La scelta” di Caparezza, il secondo singolo tratto da Exuvia:
Da grande suonerò la Pastorale
Ora sul piano resto curvo come un pastorale
Mio padre è d’umore un po’ grigio, mi vuole prodigio
Ma sono solo un bambino e c’è rimasto male
Padre lascia stare l’alcool, ti rovini
Sei severo quando faccio tirocini
Io sono romantico ma pure tu
Mi vedi solo come un mazzo di fiorini
Sono Ludovico, culto, mito
Donne mi scansano come avessi avuto il tifo
Troppi affanni, a trent’anni ho perduto udito
Tu mi parli e mi pari un fottuto mimo
Se la mettiamo su questo piano la mia vita ha senso se la mettiamo su questo piano
Quindi prendo lo sgabellino e lascio la corda
Canto l’”Inno alla gioia”
Perché vedo l’abisso ma su questo, plano
Scrivo mille lettere, faccio rumore
Lotto col silenzio ma ce la farò
Tengo la mia musica, lascio l’amore
Io sarò immortale, la mia amata no
E sono contento della scelta che ho fatto
Nemmeno un rimorso, nemmeno un rimpianto
Sì, sono contento, che bella scoperta
Non serve nient’altro che fare una scelta
Patetica, eroica, patetica, eroica, patetica, eroica
Questa è la mia vita non dimenticarlo
Patetica, eroica, patetica, eroica, patetica, eroica
Questa è la mia vita non dimenticarlo
Questa è la mia vita non dimenticarlo
Mi chiamo Marco, sento il gelo dei riflettori
Vorrei rimanerne fuori ma il mondo vuole che vada in tour
Entro in classifica perché la fama è cieca
Così cieca che in fondo non mi riguarda più
È un buon lavoro, incasso da molto
Vale come un disco d’oro in cassa da morto
Voglio fissare mio figlio, il tempo passa e m’accorgo
Che sto fissando un foglio tipo carta da forno
Ehi, sono Marco, new romantico
Sotto palco scompaio, puff come borotalco
Che guaio, bruciano il mio contratto
Ché il sound è cupo, rarefatto
Ho preparato un ritiro veloce
La mia famiglia è più importante di un giro di note
E questi parlano, parlano mentre io
Sto ricucendo la vita con un filo di voce
E non lascio lettere, niente rumore
Amo il mio silenzio e non comprendi quanto
Grazie per gli applausi ma ho scelto l’amore
Questa è la mia vita non dimenticarlo
E sono contento della scelta che ho fatto
Nemmeno un rimorso, nemmeno un rimpianto
Sì, sono contento, che bella scoperta
Non serve nient’altro che fare una scelta
Patetica, eroica, patetica, eroica, patetica, eroica
Questa è la mia vita non dimenticarlo
Patetica, eroica, patetica, eroica, patetica, eroica
Questa è la mia vita non dimenticarlo
Questa è la mia vita non dimenticarlo
O continuare gli accordi o game over
Guardare il mondo da sobri o in hangover
Mi dico giocati il jolly, per dove? O Mark o Bee
Casa e famiglia o canzoni e le prove
O con i figli o tra i corni e le viole
Mi dico giocati il jolly, per dove? O Mark o Bee