Il maestro lascia un vuoto incolmabile nel mondo della musica e della cultura in generale italiana. Autore di capolavori sacri rimasti alla storia come “La cura“.
Si è spento all’età di 76 anni dopo una malattia che lo aveva allontanato dalle scene già da tempo. A darne la notizia sono stati i familiari che gli sono stati accanto fino all’ultimo momento nella casa di Milo, alle pendici dell’Etna, dove si era stabilito dopo il suo ritorno in Sicilia.
Artista indiscusso e poliedrico, raffinato e sagace ha saputo spaziare tra generi diversi continuando sempre a sorprendere e lasciando ogni volta un segno, un segno indelebile che mai potrà essere cancellato.
Capolavori come “La cura“, “Per Elisa“, “Centro di gravità permanente“, “E ti vengo a cercare” sono solo una goccia nel vasto oceano di brani che il cauntatore catanese lascia in oltre 50 anni di carriera.
Ci sarebbe da scrivere tanto e allo stesso tempo bastano veramente solo 2 semplici parole: