Myrta Merlino si sfoga sui social contro i genitori di Filippo Turetta, il ragazzo che ha tolto la vita a Giulia Cecchettin
Myrta Merlino si apre sui social in merito all’omicidio di Giulia Cecchettin. È un periodo molto complicato quello che la nostra società sta vivendo in questo momento. E i social sono come sempre il covo della rabbia generale delle persone. Le scintille incendiarie che questi eventi causano trovano sui social il terreno perfetto. Ed è così che la rabbia e le opinioni si trasformano in un odio verso le idee stesse. Ma alla fine la rabbia che brucia in questo momento ha senso, quando è ben indirizzata.
Quando ha lo scopo di migliorare il mondo in cui viviamo. Internet è esploso, tutti oggi hanno un’opinione su tutto. Alcune sono opinioni reali, con lo scopo unico di educare un pensiero di massa, altre invece nascono solo per assecondare la corrente di odio che si libera ogni volta che una tragedia accade. A prescindere dall’argomento. Internet è così, il suo pubblico può solo scegliere di ignorarlo e vivere il corso della propria vita con sereno disinteresse, oppure può scegliere di cavalcare il ciclone.
Myrta Merlino contro i genitori di Filippo Turetta
Gettarsi sulla groppa dell’animale furioso e sperare di riuscire a rimanere sulla sua sella. Gli opinionisti sono coloro che vanno più a braccetto con questa situazione, dare un giudizio su tutto è il loro compito. Oggi però non vogliamo andare a criticare o ad esaltare. Myrta Merlino come molti altri ha dato la sua idea sui social media, a scatenarla è stata l’intervista al padre di Filippo Turetta. O meglio, sull’educazione che questo padre ha impartito al figlio. Torna quindi ancora una volta la frase “educate i vostri figli”.
Nulla di più corretto, nulla di più essenziale. ma il problema non va alle famiglie singole. Chi uccide raramente ti lascia spazio di capire di cosa è capace. Due famiglie sono andate distrutte nel momento in cui Filippo Turetta ha compiuto il gesto che ha messo fine alla vita di Giulia Checchettin. Myrta Merlino, sui suoi social parla di un’educazione che i genitori dovrebbero essere capaci di impartire in maniera diretta. Ma come si fa a fare qualcosa di simile?
In che modo l’educazione di Turetta è stata diversa da quella di centinaia di altri ragazzi e ragazze. La società in cui viviamo ha delle profonde voragini a partire dalle sue stesse fondamenta. Forse oggi l’intera società se ne sta finalmente rendendo conto. Forse un giorno, i giovani riceveranno messaggi diversi da quelli che indirettamente o meno passano. La violenza silenziose che passa nella bocca di un’intera società, non solo nei pensieri di un genere.
