Quanti+tipi+di+jazz+esistono+e+in+cosa+sono+diversi
blueshouseit
/notizie/quanti-tipi-di-jazz-esistono-e-in-cosa-sono-diversi/amp/
News

Quanti tipi di jazz esistono e in cosa sono diversi

Published by
Giuseppe Formisano

Il jazz ha dei sottogeneri che si distinguono per diverse categorie: com’è nato questo tipo di musica e che evoluzione ha avuto

Sax – blueshouse.it

 

La letteratura, la pittura e l’arte in generale è per l’uomo uno strumento utile ad esprimere i propri stati d’animo anche negativi. La musica non è da meno, anzi, forse è la principale. La dividiamo in genere, in base al ritmo e agli strumenti musicali che sono stati possibili anche grazie alla tecnologia, la cui evoluzione ne ha consentito la nascita di nuovi.

Diversi tipi di jazz: le caratteristiche

Sax e piano – blueshouse.it

Una delle più triste attività dell’umanità è all’origine del jazz. Con la tratta degli schiavi, ossia ricchi europei che andavano in Africa e si impossessavano di persone da schiavizzare nelle piantagioni degli Stati Uniti, molti di essi hanno messo nelle note la malinconia causati dallo stato di schiavitù.

Il primogenito è il blues (leggi qui l’articolo sull’origine di questo genere) e da lì il jazz, con tutte le sue varianti. Se infatti il primo è possibile datarlo nell’Ottocento, il jazz è successivo e prende nome e forma nei prime decenni del ventesimo secolo.

Diversi elementi musicali hanno dato forma al jazz. La prima fonte sono i cosiddetti work-songs, canti di lavoro, in fusione con i spirituals e gospels-song, brani d’ispirazione religiosa. Non è un caso se molti interpreti di questi generi ancora oggi sono di pelle nera, discendenti dei primi cantanti e autori che hanno posto le basi del blues, del gospels e del jazz.

La componente principale del jazz è proprio il canto. Infatti gli strumenti simboli sono a fiato e il primo che viene in mente nell’immaginario collettivo è il sassofono. Successivamente prese una forma più ritmica e dunque divennero necessari l’impiego di piano e percussioni.

La caratteristica musicale è il sincopato, ossia lo spostamento dell’accento forte su quello debole. Dunque molto spazio alla musica e poco alle parole e ciò consente un’altra peculiarità: l’improvvisazione. I grandi spazi “vuoti”, per così dire, che si trovano negli spartiti jazz, vengono riempiti con inattese note, tipicamente con i fiati o il piano.

È possibile dividere il jazz in vari tipi: Hot jazz, quello di Luis Amstrong (1900-1971), che si basa sull’improvvisazione solistica. Sweet jazz, che ha un sound tipicamente più “occidentale”. Free jazz, che si base sempre sull’improvvisazione ma è collettiva e simultanea. Infine Cool jazz, che ha una struttura più ripetitiva e un suono più morbido.

Giuseppe Formisano

Recent Posts

Cosa fa oggi Rossana Casale: dove insegna la cantante di Brividi ed ex vocal coach di X-Factor

Rossana Casale, la sua storia è un segnale anche per le nuove generazioni: per fare…

1 settimana ago

Pino Insegno, la replica alle critiche per la sua “Reazione a catena”: “Cosa ne penso? Accetto solo quelle di…”

Pino Insegno, la replica alle critiche per la sua “Reazione a catena”, cosa ha dichiarato:…

1 settimana ago

EMMA, la vita è cambiata per un solo dettaglio: lei ha rivelato quale

Emma Marrone, come è cambiata la vita della famosissima cantante dopo l'album "Souvenir": "Ha aperto…

1 settimana ago

Madonna, un dolore tremendo: “Non ci sarà mai nessuno come lui”

Quando il successo divide: Madonna e il rapporto con una persona a lei molto cara,…

2 settimane ago

Giulia Salemi, il complesso di cui soffre da sempre: “Ci sono stata molto male”

Giulia Salemi, il complesso di cui la famosa influencer dei social soffre veramente da sempre:…

2 settimane ago

Maria De Filippi cede lo scettro: “La regina non sono io”

Maria De Filippi, le parole che non ti aspetti della famosa conduttrice: "Io regina della…

2 settimane ago