Grazie alla grafologia possiamo scoprire il grande mondo interiore di Pino Mango, grande artista e cantautore prematuramente scomparso.
L’ultima edizione di Sanremo 2024 è stata vinta da Angelina Mango, figlia del cantautore italiano Pino Mango, scomparso nel 2014. Angelina, durante la serata delle cover ha cantato il brano “La rondine”, uno dei più grandi successi del suo papà. Grazie a questo suo omaggio, negli ultimi giorni, moltissime persone stanno scoprendo e riscoprendo i brani di Pino Mango, tanto che “La rondine” risulta essere il secondo brano più ascoltato su Spotify. Scopriamo insieme cosa rivela la scrittura del cantautore.
La scrittura di Pino Mango è stata estrapolata dal cofanetto realizzato nel 2019 e che contiene i più grandi successi del cantautore, duetti, collaborazioni e nuove sonorità. In un’intervista dell’epoca, Laura Valente, moglie di Mango e anche lei nel mondo della musica (era la voce dei Matia Bazar), ha rivelato che il cantautore aveva molte agende sparse in giro per la casa e che portava con sé per scrivere a mano poesie, pensieri, canzoni, riflessioni. La scrittura che analizzeremo è stata quindi presa da questi diari ed inserita nella grafica della copertina del cofanetto.
La prima cosa che colpisce è questo tratto curvo, che emana calore ed intensità. La curvilineità della scrittura si ritrova anche nelle barre delle “t” e sta ad indicare modi gentili e affabili di una persona accogliente e rassicurante. Il legamento che crea una ricombinazione tra la “o” e la “r” di “amore” ci suggerisce una mente brillante, ricettiva ed originale. Le lettere finali di quasi tutte le parole sono decrescenti, ovvero sono di un calibro più piccolo rispetto al corpo centrale della scrittura. Ciò può significare una spiccata acutezza mentale e capacità di giudizio.
Notiamo degli spazi tra le lettere che compongono una parola, questo particolare ci suggerisce una personalità attenta a non buttarsi in modo istintivo, riflessiva e ponderata. Allo stesso tempo, ci sono però anche molte lettere legate, fattore che può significare una buona coesione di idee, una logicità che però viene supportata e modulata anche da immaginazione e fantasia. Questo particolare si può dedurre dal rigonfiamento della lettera “d” (che crea una bella asola che forma quasi un palloncino) e la spiccata ascensione delle “t”.
Veniamo ora alla firma. Qui Mango scrive in modo leggermente più angoloso e i tratti sono più taglienti. La grande energia di questi gesti ci suggeriscono determinazione e desiderio di affermazione, fattore avvalorato anche dallo slancio finale, quello di una persona che sa indirizzare le proprie forze verso uno scopo. Il prolungamento vigoroso della “g” che va verso il basso è molto originale e ricorda il segno matematico dell’infinito, una nota poetica che ci dà tanti spunti di riflessione sul ricco mondo interiore di Pino Mango. Qualche settimana fa abbiamo analizzato anche la scrittura di Angelina Mango, qui il nostro articolo.
Analisi grafologica a cura della Dott.ssa Aurora De Santis
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