Un viaggio a tema blues negli Stati Uniti; percorrendo le sconfinate highway USA che collegano Chicago a New Orleans.
Un vero viaggio a tema blues negli Stati Uniti che si rispetti e cioè che faccia tappa in tutte le città USA più importanti o che in qualche modo hanno influenzato questo genere musicale, può essere vissuto in un modo soltanto ovvero On the roard, tanto per citare l’omonimo romando di Jack Kerouc e basato proprio su una serie di viaggio in macchina per le sconfinate highway americane.
Si tratta di un viaggio che attraverserebbe l’America da nord a sud, attraversando tra i 4 ai 6 stati. Si percorrerebbero, insomma, le rive del fiume Mississippi indissolubilmente legato agli schiavi d’America alle loro voci che hanno sviluppato questo genere musicale.
Prima tappa del viaggio a tema blues negli Stati Uniti non può che essere Chicago; la capitale dello stato dell’Illinois non solo è tra le città più collegate con l’Italia, ma è considerata anche la capitale del blues moderno. Qui dopo un giro nella Downtown ovvero il centro della città fatto di grattacieli infiniti e un river walk caratteristico, non si può non andare a Maxwell Street negli Venti e Trenta centro nevralgico del blues e jazz americano e ancora oggi ricco di locali che fanno musica dal vivo.
Trascorsi i primi giorni a Chicago, ci si sposta in macchina verso St. Louis. Si percorrerà in parte la mitologica Route 66 attraversando cittadine caratteristiche come Pontiac, città famosa per le omonime automobili, fino ad arrivare a Springfield tappa obbligata per la storia, essendo la città natale del presidente Abraham Lincoln colui cioè che pose le basi per l’eliminazione della schiavitù negli USA. Dopo queste breve tappa si arriva arriva a St. Louis nel Missouri, altra città importante per il blues; qui ci sono tanti locali a tema, ma è stata anche la roccaforte di artisti come Chuck Berry e Johnny B. Goode.
Dopo la visita a St Louis si parte in direzione di Neshville nel Tennessee. Si lasciano, insomma, le rive del Mississippi ma non si può non fare tappa in questa città che è la città della musica per antonomasia negli USA. Sede di tante case discografiche, Neshville è la città santa della musica country. Una volta in città non si può non andare a Brodway strada che vive di fermento artistico e che propone locali di musica live ogni sera, mentre nei giorni successivi sono d’obbligo visite al Ryman Auditorium e Music Row ovvero il quartier generale della musica country.
Tappa successiva a Menphis, siamo sempre nel Tennessee e ovviamente parliamo di una città che nel dopoguerra divenne un punto di riferimento per la musica. Qui si stabilirono tanti artisti e su tutti non possiamo non nominare almeno Elvis Presley. Dopo una visita alla citta, la sera si può trascorrere a Beale Street via di culto per gli afroamericani, che hanno reso anche questa una città blues. Una volta a Menphis non si può non andare a Graceland, la tenuta museo di Elvis, ma è consigliata una visita anche al National Civil Right Museum presso il Lorraine Motel, luogo tristemente conosciuto per essere il luogo in cui Martin Luter King fu assassinato.
Dalla città di Elvis e B.B. King si parte per l’ultima tratta del viaggio che in auto richiede circa due giorni. Tappa finale New Orleans, città eclettica e miscuglio di culture che una volta rivali oggi sono la vera attrazione della città. Una volta qui non si può non visitare il cimitero monumentale della Lafayette e concludere il viaggio nell’iconica Bourbon Street. Cuore pulsante del quartiere francese dove si mescolano cultura spagnola, francese, creola e ovviamente americana, ma soprattutto il luogo dove è sempre festa e dove la musica blues e jazz la fanno da padrona.
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