Perché un sito di cinema, tv e musica si occupa di Alberto Tomba? Perché gli amanti del trash non avranno mai dimenticato il suo film.
88 podi in carriera, dei quali ben 50 sono state prime posizioni: forse nessun altro sportivo italiano, fatta eccezione per Valentino Rossi, ha fatto meglio di lui negli ultimi 30 anni di storia. Il campione in oggetto è Alberto Tomba, nato alle porte di Bologna nel 1966 e da tutti conosciuto come “Tomba la Bomba”. Una vera potenza esplosiva sugli sci, ma che a fine carriera si fece notare anche per altro.
Vi ricordate Alberto Tomba in questo ruolo inedito?
In questi mesi, Netflix ha mandato in onda un documentario sulla sua carriera dal titolo “Vincere in salita”, ma la filmografia di Alberto Tomba va senza alcun dubbio completata dalla pellicola che nel 2000 lo vide protagonista e che ancora oggi per gli amanti del cinema “di genere” è una prova attoriale indimenticabile. Stiamo parlando di “Alex l’ariete”, regia di un grande maestro del cinema impegnato, Damiano Damiani.
Il povero Alberto Nazionale – che recitò al fianco di Michelle Hunziker – probabilmente nemmeno ha colpe. Ovvero se ne ha una è quella di essersi messo in gioco in un ruolo non suo: il vero problema di “Alex l’ariete” è che nasce da una serie infinita di scelte sbagliate, dal cast non all’altezza fino a quella del maestro Damiano Damiani di far “dimenticare” con un solo film quanto di buono aveva realizzato in passato.
Il regista della serie cult La Piovra e di Il giorno della civetta, così come di altre pellicole impegnate, confeziona infatti un film che fa talmente acqua da tutte le parti, da essere appunto citato soprattutto dagli amanti del cosiddetto “trash”. Gianni Canova lo definì “goffo” e “poco meritevole” e qualcuno fu addirittura più duro dopo l’uscita del film.
Al botteghino, nel primo weekend, si registrarono 285 paganti, per un film che venne lanciato come il “primo slalom cinematografico” di Alberto Tomba, lasciando intendere che lo avremmo visto in altre pellicole. A proposito di Tomba, finì per essere nominato ai “Fiaschi d’oro” come peggior attore, riuscendo anche a farsi battere da Andrea Pezzi, all’epoca il volto più noto di MTV Italia.