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David Bowie e Ziggy Stardust, come e perché il Duca Bianco creò il suo alter ego alieno

Published by
Salvatore Lavino

Perché David Bowie divenne Ziggy Stardust. Non è una operazione commerciale, dietro c’è un universo di motivi nel vero senso della parola.

David Bowie nelle vesti di Ziggy Stardust (Blueshouse.it) Foto Instagram @davidbowie

David Bowie e Ziggy Stardust, come balenò al grande cantautore inglese l’idea di dare vita al suo personaggio alternativo? L’inarrivabile artista pop e glam rock è stato tra i migliori nello sperimentare ed esplorare nuovi ambiti musicali. Ed anche un maestro nell’apparire e nel lasciare sempre il segno.

Alla luce di tutto ciò, David Bowie è stato uno degli artisti più innovativi ed influenti della storia della musica pop. Con una carriera che ha attraversato cinque decenni, l’estroso e geniale Duca Bianco ha costantemente inventato nuovi suoni, immagini e stili, influenzando generazioni di musicisti e spettatori.

Uno dei momenti più iconici della sua carriera è stato sicuramente quando ha creato per l’appunto il personaggio di Ziggy Stardust. Questa idea nacque durante un viaggio che David Bowie fece negli Stati Uniti nel 1971. Nel corso di questo periodo, Bowie era affascinato dall’idea di creare una figura che fosse una sorta di rock star aliena ed androgina, che incarnasse il concetto di star del rock decaduta.

Con l’aiuto del suo produttore, Tony Visconti, Bowie iniziò a sviluppare il personaggio di Ziggy Stardust con a quest’ultimo annesso tutto il suo mondo immaginario. Il vero punto di svolta per Bowie è arrivato nel 1972, quando ha pubblicato l’album “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars”. Per quale motivo?

David Bowie e Ziggy Stardust, cosa vuol dire: il significato

Ziggy Stardust (Blueshouse.it) Foto Instagram @davidbowie

Stardust si traduce in italiano con “polvere di stelle”. Ziggy sembra in tutto e per tutto un nome non comune ed appartenente ad un altro universo. L’ideale per un alieno. Nessuno si sognerebbe mai di chiamare così i propri figli, al massimo il proprio cane. Ad ogni modo, “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars” venne accolto con entusiasmo dalla critica e dal pubblico.

Fu un enorme successo commerciale che lanciò David Bowie verso la fama internazionale. Le performance di Bowie come Ziggy Stardust erano incredibilmente carismatiche e teatrali, con costumi eccentrici e trucco elaborato che contribuivano a creare un’immagine memorabile.

Ma ci sono molti motivi per cui David Bowie ha deciso di creare il personaggio di Ziggy Stardust. In primo luogo, Bowie era un artista eclettico e innovativo, sempre alla ricerca di nuovi modi per esprimere se stesso e la sua musica. Creare un personaggio come Ziggy Stardust gli ha permesso di esplorare nuove identità e ruoli, sfidando le convenzioni del rock e del pop e della società in generale.

Ziggy Stardust quindi era molto di più che un semplice ruolo. Era David Bowie vero e proprio, solo più patinato. E ha rappresentato per il cantautore un modo per commentare e criticare proprio la cultura pop e la società dell’epoca. Il personaggio di Ziggy era uno straniero solitario e alienato, che combatteva con la fame di fama e l’isolamento. Questi temi riflettevano le stesse ossessioni di Bowie riguardo alla celebrità e alla solitudine.

Il personaggio ha ispirato una nuova generazione di artisti, dalla moda ai suoni, creando un’immagine iconica che è ancora imitata e celebrata oggi. Il gusto di Bowie per l’innovazione e la sperimentazione è diventato un modello per molti artisti successivi, dimostrando che la musica può essere un veicolo potente non solo per l’espressione personale, ma anche per la trasformazione culturale.

E Ziggy Stardust è diventato un simbolo di ribellione e creatività, incarnando il desiderio di Bowie di esplorare nuove identità e nuove direzioni musicali. Con la sua visione unica e la sua straordinaria creatività, David Bowie ha creato un’icona che rimarrà per sempre nella storia della musica.

Lui poi ha “creato” anche un modo geniale per viaggiare tranquillamente in pubblico e non farsi riconoscere dalle persone, evitando di scatenare le inevitabili resse di entusiasmo. Che genio che è stato David Bowie…

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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