Diego Abatantuono parla del suo passato e confessa che con la droga si è fermato appena in tempo per un motivo ben preciso.
Prossimamente al cinema con Improvvisamente A Natale Mi Sposo, Diego Abatantuono ha una lunga carriera alle sue spalle. In questa commedia natalizia lo si vedrà a fianco di Nino Frassica, Mago Forest e Elio de Le storie tese.
Durante un’intervista rilasciata per il settimanale Oggi, ha raccontato che oramai si considera lui stesso Babbo Natale, il ruolo gli calza a pennello considerando la corporatura e il fatto che è nonno. Ma non è l’unica cosa che ha confessato, l’attore si è aperto anche sul suo passato e sulla droga.
Diego Abatantuono: una carriera fatta anche di “no”
Durante la sua lunga carriera ha ricoperto ruoli molto rilevanti all’interno del panorama cinematografico italiano, come non ricordarsi di Mediterraneo (1991)? Diego Abatantuono racconta nell’intervista di come abbia detto anche molti “no”, vivendo la sua vita al pieno delle sue possibilità.
L’attore ha voluto vivere appieno la sua vita, non privandosi mai di nulla e, soprattutto, scegliendo di essere un padre presente a discapito di dire “no” a grandi nomi del cinema italiano. “Non ho nessun rimpianto, le mie sono state scelte di vita e non artistiche“, si è espresso in merito.
Ha cercato di essere un padre presente il più possibile, senza il rimpianto che altri suoi colleghi provano ad oggi. Una volta, Diego Abatantuono, dovette rifiutare un ruolo in Soldati (1987), ma sapeva che presto avrebbe avuto un’altra occasione per lavorare con l’amico, e così è stato. Un altro “no” importante è stato quello di Il Papà Di Giovanna (2008).
Il film lo avrebbero girato a Bologna (scopri il prossimo festival che si terrà proprio nella città) dove abitava all’epoca, d’estate. L’unico “intoppo” era che aveva promesso ai figli che avrebbe passato i mesi estivi con loro e non voleva venire meno a quella promessa. Al suo posto scritturarono Silvio Orlando, il quale vinse la Coppa Volpi.
La confessione sulla droga: “L’ho provata anch’io”
Oggi è un’icona del cinema italiano, ma anche lui ha passato i suoi momenti difficili nella sua sfera privata. Durante l’intervista racconta di come la sua generazione sia stata falciata dall’eroina, sostanza che causò la morte di suoi parecchi amici. Tuttavia confessa di averla provata anche lui, ma sempre fermandosi in anticipo, mai arrivando al limite.
Gli anni Ottanta hanno lanciato la sua carriera e il suo successo. “I primi film incassarono subito tantissimo e a quel punto avrei dovuto rallentare“, racconta. Ma spiega di come sia finito quasi su lastrico quando in soli due prese parte a 12 produzioni cinematografiche. Alcune persone si approfittarono del “nuovo arrivato” e gli rubarono dei soldi, spremendo il suo personaggio. Fortunatamente, il futuro ha preso una piega ben diversa e ad oggi è un attore molto apprezzato su molti fronti.