Fabio De Luigi rilascia un’intervista nel quale spiega perché ad un certo punto della sua carriera ha deciso di scappare.
Amatissimo da tutti, Fabio De Luigi è un personaggio che non si può racchiudere dentro un’etichetta. L’artista vanta un curriculum ricchissimo che sa di gavetta e di carriera, specchio di un periodo dove contava molto la preparazione e lo studio per sfondare in un ambiente ostico come quello appunto della televisione. Un vero talento che ha affinato e perfezionato con lo studio e la pratica.
Non sarà forse tanto conosciuto dalla Generazione Z ma per i Millennials è un simbolo e chi era un patito di “Mai dire Goal” lo sa perfettamente. Cos’è successo all’attore oggi? Cosa è rimasto dei suoi personaggi storici? E’ lo stesso rispondere a tutte queste domande che ogni fan si è posto almeno una volta.
Fabio De Luigi racconta il motivo della sua assenza
Come non amare un personaggio come lui? Un uomo che appare con una parrucca bionda ed un sorriso che è tutto un programma. E che dire della sua pagina Instagram, nata da poco? Questa foto in parrucca è proprio il suo primo post che appare a luglio, ecco perché al momento il personaggio vanta “solo” 107.000 followers. E sul perché abbia deciso di iscriversi su IG lo dice lui stesso: “Mio figlio dice che fare Instagram è giusto”.
Fabio De Luigi è tornato in perfetto stile su Prime, precisamente dal 3 novembre propone “Amazing”, un esperimento particolare perché trattasi di un one man show dove lo stesso ripercorre tutta la sua carriera in compagnia di amiche e amici che hanno segnato il suo percorso. Il tutto finalizzato al ritiro di un finto premio alla carriera. Un’occasione per ammirare e ripercorrere insieme gli ultimi 20 anni professionali dell’attore.
Il motivo del ritiro dalle scene
Nel corso dell’intervista l’attore ha ammesso che un periodo è uscito dalle scene, quasi come a voler scappare ed il motivo sono i suoi personaggi; “… c’è stato effettivamente un momento in cui le maschere erano più famose di me.“ Chiarisce che questo genere di popolarità non gli dava fastidio, ma l’ha orientato verso scelte differenti, come il cinema. “Magari qualcuno sono riuscito a portarmelo dietro, anche non mettendo in scena delle maschere”.