In una lunga intervista, l’attrice Giovanna Mezzogiorno ha parlato del suo cortometraggio “Unfitting”, presentato alla Festa del Cinema di Roma.
Un cortometraggio molto apprezzato quello di Giovanna Mezzogiorno, presentato alla Festa del Cinema di Roma. L’attrice va dritto al sodo e sceglie di raccontare l’emarginazione subita sulla sua stessa pelle dopo aver preso chili in gravidanza. Il cinema, dopo la nascita dei figli Leone e Zeno, l’aveva lasciata in disparte.
L’unica “colpa”? Non aver quei canoni estetici dominanti. La Mezzogiorno ha voluto dare spazio alla sua storia, che non è poi molto diversa da quelle di altre donne che, come lei, si sono ritrovate in questa situazione. A raccontarlo è la stessa attrice in una lunga intervista rilasciata ai microfoni de Il Messaggero.
Giovanna Mezzogiorno e il suo cortometraggio
“Unfitting”, inadeguata appunto, questo il titolo del cortometraggio di Giovanna Mezzogiorno che narra la vicenda di un’attrice di successo rimasta ai margini dopo essere ingrassata per la gravidanza. L’attrice ha spiegato, in un intervista al Messaggero, di non essere vendicativa: l’obiettivo era quello di raccontare il dramma di altre donne, soprattutto, perché per una ragazza una simile pressione potrebbe diventare devastante. La Mezzogiorno ha proseguito spiegando di aver deciso di dimagrire, ma lo ha fatto smettendo di mangiare e questo ha portato gravi conseguenze per la sua salute.
L’artista, però non si aspettava che il cinema le voltasse le spalle, lei ammette che dopo la nascita dei suoi figli non si è dedicata all’attività fisica, la sera si sentiva stanca, ma mai si sarebbe aspettato un atteggiamento simile. Durante l’intervista le è stato chiesto se qualcuno le fosse rimasto vicino e lei ha detto no, ha potuto contare solo sui medici e aggiunge che neanche l’attore – di cui non fa il nome –, che considerava come un fratello le è stato accanto.
Purtroppo, su di lei sono circolate anche false informazioni, in giro qualcuno sosteneva fosse malata ed escludeva a priori un ritorno al cinema. Gli è stato poi chiesto se qualche donna l’avesse appoggiata e lei ha detto che alcune sono state più crudeli degli uomini. Nel suo film non ha fatto nomi, ma ha ammesso che sa perfettamente chi sono quelli che l’hanno derisa e offesa.
I momenti di ironia nel corto
Nel corto non mancano i momenti di ironia, la stessa attrice ha dichiarato che anche nei momenti di dolore non bisogna piangersi addosso. Un viaggio quello di Giovanna Mezzogiorno la quale ripercorre delle fasi che l’hanno toccata da vicino. Infine, le è stato chiesto cosa l’avesse spinta a rinascere: “Lo spirito di resistenza – ha risposto- che mi ha salvato in tutte le prove difficili affrontate nel corso della mia vita”.