Il percorso artistico intrapreso da Fiorella Mannoia è a dir poco sorprendente. Lei ha fatto qualcosa di speciale prima di diventare celebre nella musica.
Fiorella Mannoia, come tutti coloro che sono diventati famosi, non è mica nata vip. Lo è diventata facendo la classica gavetta, cosa che oggigiorno alcuni privilegiati riescono persino a saltare. Nel suo caso la romana nata il 4 aprile 1954 riuscì a farsi notare sul finire degli anni Sessanta
A quei tempi, e più precisamente nel 1968, lei riuscì a farsi un nome nella musica. Allora Fiorella Mannoia prese parte al Festival di Castrocaro. La sua esibizione ne “Un bimbo sul leone” di Gino Santercole le frutto il suo primo contratto discografico. E da lì è iniziato il lungo percorso in ambito canoro di lei.
Un percorso fatto di 19 album in studio, 6 unplugged e numerosissime raccolte e tournée. Ma la celebrità non è arrivata dall’oggi al domani per lei. Infatti Fiorella Mannoia un nome era riuscito a farsela già sin da quando era giovanissima, e non nella musica.
C’era stato un altro campo nel quale lei aveva cercato di farsi strada, complice anche il retaggio di famiglia ed in particolare la professione svolta da suo padre. In questo la Mannoia fu accompagnata dalla sorella Patrizia e dal fratello Maurizio Stella e la sorella Patrizia. E si tratta di un mestiere davvero particolare.
Fiorella Mannoia, il lavoro fatto prima di sfondare nella musica
Il papà di Fiorella Mannoia era un cascatore, antesignano vero e proprio della più moderna figura dello stantman. Era lui a girare alcune scene pericolose dei film ai quali ha preso parte come controfigura. E pure la giovanissima Fiorella iniziò come stantwoman.
Lei in particolare si fece carico di alcune scene movimentate rimpiazzando Monica Vitti a cavallo. Ed era apprezzata per il coraggio e per la determinazione mostrate. Lo stesso coraggio poi lei è stato in grado di replicarlo sul palco durante i concerti, e nei testi dei brani cantati.
Ed allora, come oggi, la cantante era molto bene allenata. Da più giovane riusciva anche a compiere delle acrobazie notevoli. Oltre che Monica Vitti, la Mannoia ha fatto da controfigura per le scene più concitate de “La Freccia Nera” prendendo il posto di Loretta Goggi all’occorrenza.
Il suo primo lavoro in tal senso risale al fatidico anno 1968, un vero e proprio spartiacque di vita, in “Non cantare, spara”. In questa circostanza era lei a farsi carico dei frame più pericolosi di Lucia Mannucci.
Andava ad esempio a cavallo a grande velocità. Altre sue apparizioni come stantwoman sono quelle in “Una colt in mano al diavolo” nel 1972 ed in “E il terzo giorno arrivò il corvo” e “Sei bounty killers per una strage” nel 1973. Che cosa sappiamo sulla sua vita privata e su partner passati e presente? A Sanremo 2024 lei è stata anche coinvolta in una polemica alquanto antipatica, sulla quale si è espressa ufficialmente.