Janis Joplin è un’icona della musica rock, blues e soul, nonostante una breve carriera, la cantante texana ha scolpito un’epoca.
La storia di Janis Joplin è tanto breve quanto intensa. In soli 4 anni di carriera e 4 album in studio, la Joplin ha scolpito un’epoca, diventando una delle più grandi cantanti della storia. È ricordata per l’intensità delle sue interpretazioni, per la voce potente e graffiante, e per l’appartenenza al movimento musicale che ha rivoluzionato la cultura di fine anni ’60.
Sin da adolescente, la Joplin si avvicina alla musica blues e folk, ascolta i grandi artisti neri ed è stregata dalle grandi interpreti blues, come Odetta Holmes, Bessie Smith o Big Mama Thornton. Durante gli anni dell’università, ad Austin, in Texax, la cantante, a un certo punto, molla gli studi per gettarsi tra le braccia della musica. L’incontro con il chitarrista Jorma Kaukonen le cambia la vita.
La carriera della grande Janis Joplin, artista rock e blues tormentata, spentasi troppo presto
Grazie al chitarrista Kaukonen, che poco tempo dopo formerà i leggendari Jefferson Ariplane, Janis capisce quale sarà il suo percorso. Abbandona l’università e inizia a dedicarsi alla musica, entrando a far parte di alcuni gruppi folk rock. Qualche tempo dopo, ecco l’occasione della vita.
La band californiana Big Brother and the Holding Company è alla ricerca di un cantante. La Joplin affronta un provino e viene scelta, trasferendosi a San Francisco. Con i Big Brother and the Holding Company incide due album, il primo, omonimo, esce nel 1967, il secondo, “Cheap Thrills”, viene pubblicato l’anno seguente, nel 1968.
Il genere proposto dalla band è un folk rock acido, di matrice blues psichedelica. I due album raggiungono un ottimo successo di vendite, vendendo complessivamente circa 2 milioni di copie. Nel 1969, però, la Joplin decide di abbandonare la band per dedicarsi alla carriera solista.
La carriera della Joplin, tra musica e droghe, fino alla tragica morte
Il suo temperamento audace e perfezionista, nonché il suo animo nevrotico, la mette in contrasto con gli altri musicisti con cui suona. Le registrazioni dei suoi album sono frammentate da litigi e screzi di vario genere. Nonostante tutto, l’album “I Got Dem Ol’ Kozmic Blues Again Mama!” è un clamoroso successo.
La partecipazione al leggendario Festival di Woodstock fa entrare la Joplin nella storia della musica, elevandola a icona mondiale. La musica dell’artista, non a caso, mescola ingredienti della musica nera con quella bianca, ed è testimonianza di integrazione, di uguaglianza e di diritti sociali.
Tuttavia, i soldi guadagnati, i numerosi concerti tenuti in giro per gli Stati Uniti e gli ideali di libertà di espressione, la conducono a una vita sempre più sregolata. Liti, denunce, abuso di droghe, portano la Joplin alla morte, proprio mentre sta concludendo le registrazioni del secondo album, “Pearl”, che uscirà postumo di tre mesi, nel gennaio 1971.
La cantante viene ritrovata senza vita il 4 ottobre 1970, nella sua stanza d’hotel a Los Angels, a causa di un’overdose di eroina. Il corpo viene cremato qualche giorno più tardi, e le ceneri disperse nell’Oceano Pacifico. Entrata nel “Club 27”, la musica di Janis Joplin resta immortale. Incentrata su un mix di folk e di blues, su una voce spiritata, e su testi impegnati, le canzoni della Joplin appartengono a una delle più belle pagine della storia del rock.