Chi è Johnny Adams? Scopriamo tutto, ma proprio tutto sul cantante blues morto nel 1998. Gli esordi e la carriera.
Nato a New Orleans nel 1932 e morto a Boston nel 1998, Laten John Adams è stato un cantante americano molto amato a livello internazionale. Grazie alla sue doti canore, venne soprannominato “il canarino nero” dal momento che riusciva ad utilizzare la voce in falsetto.
La sua carriera ha inizio con il gospel verso la fine degli anni ’50, in questo periodo cantò addirittura per Bessie Griffin, ma consapevole del suo talento si mise subito all’opera per lavorare come solista ed incise in brevissimo tempo la sua prima ballata R&B I Won’t Cry, ricordata ancora oggi come un successo non solo americano ma planetario.
Il 1968 fu l’anno della svolta in quanto firmò per la SSS, di Shelby Singleton. A seguire, nei periodi successivi, nuovi singoli presero il sopravvento sui vecchi, arrivando fino al 1978 con After All The Good Is Gone, indimenticabile è il brano Selfish che gli diede ancora più visibilità.
Johnny Adams, un nome una leggenda
Johnny Adams arrivò anche in Europa nel 1982 grazie ad un tour che spopolò ovunque, in questo periodo partecipò all’Amsterdam Jazz Festival, nel 1991 fu protagonista indiscusso di Johnny Adams Sings Doc Pomus: The Real Me, un album particolarmente sentito al quale lavorò anima e corpo. La sua strabiliante carriera, fatta di alti e bassi, termina con la morte nel 1998, era malato di cancro ma ha continuato a lavorare fino alla fine dei suoi giorni.
L’artista nel tempo è stato annoverato come uno dei maggiori esponenti del blues, un genere musicale che si caratterizza per essere strutturato da dodici battute ripetute sulle cosiddette blues notes.
Nasce, così come il Jazz, in America del Nord, era spesso cantato dalle persone di colore dal momento che si sviluppò nelle comunità di schiavi afroamericane, difatti possiamo ricordare Cotton Belt, da cui deriva la famosissima canzone Pick a beale of cotton.
La struttura è caratterizzata per essere antifonale, sia per quanto riguarda la chiamata che la risposta, le note blu, sono adoperate in modo molto preciso in un intervallo. Dal momento che il blues ha origini molto umili, si è diffuso rapidamente e nel giro di pochissimo tempo è diventato uno dei generi musicali più apprezzati da tutte le classi sociali. Con gli anni ha influenzato notevolmente gli altri generi musicali, specie le canzoni pop dove nel 1960 hanno subito una notevole trasformazione, ma non dobbiamo dimenticare il rock and roll e l’hip hop.