The Blues Band, il gruppo rock blues dalla storia lunga e leggendaria, dal 1979 al 2022 un percorso fatto di tanti dischi iconici.
Si sono sciolti nel 2022, dopo 43 anni di carriera e dopo aver collezionato decine di album iconici per tutta la scena rock blues. Guidati dal cantante Paul Jones (ex di un’altra seminale band inglese, i Manfred Mann), nella Blues Band hanno militato il chitarrista Tom McGuinness, anche lui nei Manfred Mann e poi nei Roosters, il bassista Gary Fletcher, il chitarrista Dave Kelly e il batterista Hughie Flint.
Quest’ultimo resta solo per pochi anni, venendo poi sostituito da Rob Townsend, appartenente alla band The Family. Il primo album, autoprodotto e senza etichetta, arriva nel 1980, che mescola cover e canzoni originali, ovviamente di genere blues rock, il quale, inaspettatamente, arriva addirittura al numero 40 in classifica nel Regno Unito.
L’esordio, nonostante il buon piazzamento in classifica, non desta l’attenzione delle etichette discografiche. La band è costretta ad autoprodurlo e ad autodistribuirlo in tiratura limitata a 3 mila unità, stampando a mano il proprio logo sulle copertine. Un lavoro meticoloso, ma che oggi, sul mercato, vale tantissimo, dato che i pochi dischi in circolazione sono anche firmati dai componenti della band.
Basta un’apparizione sulla BBC Radio per guadagnarsi la credibilità e l’interesse dei media. E così, nello stesso anno, il 1980, esce “Ready”, considerato il primo vero album della band, prodotto dalla Arista Records. L’attività della Blues Band si intensifica, e i dischi seguenti, “Itchy Feet”, “Brand Loyalty”, “Bye Bye Blues” vendono bene e portano la band in tour in tutta Europa.
La carriera del gruppo prosegue imperterrita, con la pubblicazione di numerosi album, come “This Kind of Blues”, “Back for More”, “Fat City” e molti altri, mentre nel 1995 la Blues Band presenta il nuovo album, “Wire Less”, in un evento per Mtv, eseguendo alcuni brani in unplugged. Nel 2005, il gruppo pubblica “Thank You Brother Ray”, album di tributo al grande Ray Charles, scomparso l’anno precedente.
Ciò dimostra il legame profondo della band con le proprie radici blues e jazz. Seguono altri lavori, che ottengono buoni riscontri commerciali e che vengono accolti positivamente dalla critica. Parliamo di “Few Short Lines”, “The Rooster Crowed” e “So Long”.
Poi la decisione di sciogliersi, nel 2022, con le ultime esibizioni dal vivo, e le ultime tappe in patria in Inghilterra, dove i membri della Blues Band hanno modo di salutare per l’ultima volta il proprio pubblico.
Un gruppo iconico, eppure poco conosciuto dai più, che ha visto insieme cinque membri importanti per il blues rock britannico, tutti di provenienza blues e jazz. Ottimi musicisti per ottima musica, il tutto concentrato in un sound seducente, dinamico, che tributa un genere fondamentale per capire e interpretare la musica contemporanea, e che non passa mai di moda.
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