L’attore toscano racconta ai microfoni di Gurulandia del suo rapporto con Leonardo Pieraccioni. Un’amicizia la loro legata a doppio filo.
Attore, regista, sceneggiatore e comico, Massimo Ceccherini è uno di quei nomi e volti della cinematografia italiana che non si può dimenticare neanche quando non lo si vede più tanto spesso tra multisale e televisione.
Un nome il suo tornato alla ribalta proprio nell’ultimo periodo, perché l’attore sta vivendo un po’ la favola e il sogno di chiunque intraprenda questa strada. È infatti una delle firme alla sceneggiatura di Io Capitano e quindi insieme a Matteo Garrone -che già nel 2019 lo aveva voluto nella sua versione di Pinocchio- presto volerà a Los Angeles per la notte degli Oscar. Ma nei tanti anni di carriera Ceccherini ha lavorato tanti grandi nomi del cinema (e non solo) italiano: Paolo Villaggio, Giorgio Panariello e poi Raffaella Carrà ma è soprattutto a Leonardo Pieraccioni che è legato. Una rapporto a doppio filo tra i due, uniti da una grande amicizia e anche da una grande complicità lavorativa.
Proprio del rapporto con Leonardo Pieraccioni, ha parlato Ceccherini ospite ai microfoni di Marco Cappelli e Roberto Vertucci nel podcast Gurulandia.
Com’è veramente il rapporto tra Massimo Ceccherini e Leonardo Pieraccioni? I due hanno fatto, in oltre 20 anni di amicizia e carriera insieme, alcuni dei film diventati con il tempo vere pietre miliari della commedia all’italiana: Il Ciclone e poi I Laureati, Fuochi d’artificio e questo solo per fare alcuni nomi.
M lavorare insieme per loro non è facile. L’ha spiegato bene proprio Massimo Ceccherini nell’intervista al podcast Gurulandia in cui racconta delle difficoltà che ogni volta incontra sul set se si tratta di fare una scena con l’amico Pieraccioni. “Non ci si può guardare perché si ride. Più lui eh“, e quindi tutte le scene dei film in cui compaiono insieme? L’attore ha spiegato che, dove possibile, è capitato più volte che lui girasse scene guardando un altro oggetto e preferendo che Pieraccioni non fosse proprio presente al ciack.
“Anche se siamo in macchina e non ci si guarda, comunque non ci si riesce”, sottolineando come il trasporto sia proprio nell’aria e sia difficile da superare.
Alla presentazione del suo ultimo film, Pare parecchio Parigi, Leonardo Pieraccioni aveva anche raccontato della trasformazione avvenuta negli ultimi anni in Ceccherini che di momenti difficili ne ha vissuti. Lo ha raccontato lui stesso in questa intervista, dove ha sottolineato l’importanza della salute mentale e del chiedere aiuto. Ma il racconto si è concentrato e non poco sul rapporto con Pieraccioni perché una di quelle amicizie “che se hai la fortuna che ti capitino te le tieni strette“, ha detto.
E del resto l’amico Leonardo è stato veramente uno dei pochi che gli è stato vicino anche nei momenti più bui. Un’alchimia che gli rende impossibile lavorare insieme, ma che rispunta sempre anche quando non ci si vede tutti i giorni.
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