Lutto Eurovision: addio a uno dei vincitori, ha fatto ballare tutti con la sua musica

Uno dei vincitori del contest di Eurovision è morto nelle scorse ore, lasciando un vuoto nel mondo della musica.

Da quanto l’Italia ha riscoperto l’Eurovision Song Contest, sempre più appassionati di musica si approcciano a questo festival internazionale e vanno anche alla riscoperta di alcuni vecchi brani che hanno vinto il concorso. Per il nostro Paese, la competizione, oltre a essere in parte snobbata, non è stata neanche troppo fortunata: solo tre italiani hanno infatti vinto l’Eurovision: oltre ai Maneskin, Gigliola Cinquetti e Toto Cutugno.

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Lutto Eurovision: addio al vincitore (BluesHouse.it)

Tra coloro che hanno vinto l’Eurovision, con la sua band “Brotherhood of Man”, c’è Martin Lee, celebre cantante e compositore britannico, una figura davvero iconica del panorama brit-pop degli anni Settanta, che ha fatto ballare coi suoi brani più di una generazione. Nelle scorse ore, è arrivata la ferale notizia che Martin Lee è venuto a mancare all’età di 77 anni.

La storia del brano che ha vinto l’Eurovision Song Contest

Martin Lee è noto soprattutto per essere stato un membro fondamentale del gruppo Brotherhood of Man, con cui raggiunse l’apice del successo nel 1976, vincendo l’Eurovision Song Contest con la canzone “Save Your Kisses for Me” (riascoltatelo qui, se non lo ricordate). La notizia della morte del cantante è stata data dalla BBC e poi rilanciata dai principali media internazionali.

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Morto Martin Lee (BluesHouse.it)

Il brano vincitore dell’Eurovision, che conquistò il cuore del pubblico, arrivò in vetta alle classifiche di oltre 30 Paesi, diventando uno dei singoli più venduti nella storia del concorso. La vittoria all’Eurovision, con 164 punti e 17 di vantaggio sulla Francia, consacrò i Brotherhood of Man come uno dei gruppi più influenti della scena musicale pop internazionale.

Chi era Martin Lee, icona della musica pop britannica

Nato come Martin Barnes il 26 novembre 1946 a Purley, Londra, Martin Lee trascorse parte della sua giovinezza in Australia, prima di tornare nel Regno Unito dove intraprese la sua carriera musicale. Diventa voce dei Brotherhood of Man nel 1972, ma già in precedenza si fa notare per i suoi incredibili vocalizzi, che lo rendono molto noto in tutto il Regno Unito.

Era infatti stato lanciato nel mondo della musica, come artista solista con il singolo “Cry Jose” e poco dopo come membro della Johnny Howard Band. Con i Brotherhood of Man, oltre al ruolo di cantante e chitarrista, Lee fu anche autore di molte delle loro canzoni di successo, spesso in collaborazione con il compagno di band Lee Sheriden. Da tempo era malato ed è scomparso qualche giorno fa per un’insufficienza cardiaca.

L’omaggio dei Brotherhood of Man al loro cantante

La notizia della sua morte è stata però diffusa dagli altri componenti della band nelle scorse ore: Lee Sheriden, Sandra Stevens e Nicky Stevens hanno espresso il loro profondo dolore per la perdita dell’amico e collega, ricordando i numerosi momenti felici trascorsi insieme. Nel corso della loro carriera, i Brotherhood of Man hanno pubblicato 18 album, l’ultimo dei quali, “The Seventies Story”, risale al 2002.

In quell’occasione, avevano anche festeggiato insieme i 40 anni di carriera, poi negli ultimi anni le occasioni per vederli dal vivo si erano fatte sempre più rare. Martin Lee lascia la moglie, Sandra Stevens, anch’essa membro dei Brotherhood of Man, e una figlia nata da un precedente matrimonio. Soprattutto lascia un vuoto nel mondo della musica e una grande eredità musicale.

Il festival che lo ha consacrato, e che lo scorso anno ha fatto conoscere al mondo Angelina Mango, si sta preparando in queste settimane all’edizione “junior”, in programma tra poco più di un mese, mentre l’ultima edizione è stata vinta dallo svizzero Nemo, davanti alla grande sorpresa, il croato Baby Lasagna.

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