Max Gazzè: dal jazz fino ad oggi, l’evoluzione musicale che lo rende unico

Max Gazzè è uno dei cantautori italiani più rispettati, capace di coniugare autorialità impegnata e successo commerciale, spaziando la jazz al pop.

Esibizione dal vivo di Max Gazzè
Esibizione dal vivo di Max Gazzè (Blueshouse.it)

La carriera musica di Max Gazzè ha dimostrato un’evoluzione incredibile nel panorama italiano. Max Gazzè è un artista difficile da catalogare e capace di spaziare da un genere musicale all’altro, ma anche da un’arte all’altra. Cantante, musicista, attore, pittore, Gazzè si è sempre messo in gioco, diventano presto un cantautore molto stimato, sempre in biblico tra autorialità e successo commerciale.

Massimiliano nasce a Roma nel luglio del 1967, e da adolescente impara a suonare il basso. Trasferitosi in Belgio, a Bruxelles, seguendo il papà che lavora in ambasciata, si esibisce nei locali con diversi gruppi. Durante l’adolescenza si innamora del jazz, tanto da formare i 4 Play 4, una band jazz con la quale parte per il sud della Francia, per poi esibirsi in diversi paesi in Europa. Rientra a Roma solo nel 1992, quando inizia a dedicarsi alla sperimentazione, aprendo uno studio di registrazione.

L’evoluzione musicale di Max Gazzè, dal jazz al pop, per un successo crescente

Gazzè in gara a Sanremo
Gazzè in gara a Sanremo (Blueshouse.it)

Proprio in veste di produttore, Gazzè ha occasione di conoscere moltissimi artisti, tra cui Alex Britti, Niccolò Fabi, Daniele Silvestri o Frankie hi-nrg. Nel frattempo, inizia a esibirsi insieme a Duilio Sorrenti e a Gianni Leone, il vocalist degli storici Balletto di Bronzo, una delle band iconiche del prog rock anni ’70. Nella metà degli anni ’90 inizia la carriera con la sua band.

Il primo album, “Contro un’onda del mare”, viene pubblicato nel 1996, sotto l’egida della Virgin Records, e viene accolto bene dalla critica, che ne elogia la varietà stilistica e la freschezza nello stile. Inoltre, i testi appaiono molto interessanti. Il successo arriva quasi subito, con il secondo album, “La favola di Adamo ed Eva”, contenente i singoli “Cara Valentina”, “Vento d’estate” e “Una musica può fare”.

“Vento d’estate”, cantata insieme all’amico Niccolò Fabi, è un clamoroso successo. Il terzo lavoro si intitola semplicemente “Max Gazzè”, dove si nota un certo cambio di stile e un avvicinamento alla poesia, con tante citazioni di opere e di poeti del passato. “Ognuno fa quello che gli pare?” segna ancora una svolta, grazie all’introduzione di nuove sonorità folk e duetti con Paola Turci e Carmen Consoli.

Dalla musica al cinema: Gazzè è sempre impegnato

Nel 2004 ecco i quinto album, “Un giorno”, caratterizzato da una forte impronta live, figlia anche dei lunghissimi tour dei primi anni 2000. Nel 2005, Gazzè collabora con Stewart Copeland, il mitico batterista dei Police. Torna in studio per registrare “Tra l’aratro e la radio”, pubblicato nel 2008. Nel frattempo, Max inizia a lavorare per il cinema, partecipando in diversi film.

Tra questi, “Basilicata Coast to Coast”, “12 12 12”, “Confusi e felici”, fino alla recente interpretazione nel film “Diabolik – Chi sei?”, dei Manetti Bros, uscito lo scorso anno. Sono diverse le partecipazioni al Festival di Sanremo, l’ultima nel 2018 con il brano “Il farmacista”. Ogni album del cantante è diverso dall’altro, ed è questa la forza di un artista come Gazzè, uno dei pochi che mette d’accordo critica e pubblico.

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