Ci sono gli integralisti ed i puristi della carbonara, e poi c’è Max Giusti, che ci propone una variante del piatto più celebre della sua città di origine.
La carbonara è uno di quei piatti della tradizione culinaria italiana che scatena dibattiti accesi e dispute senza fine. Ogni appassionato di cucina ha la propria versione preferita, e il conduttore televisivo e attore comico Max Giusti non fa eccezione.
In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera” lui stesso ha dichiarato apertamente la sua posizione non integralista sulla carbonara, a rischio di scatenare qualche polemica sui social. Max Giusti, che è un romano doc, ha infatti espresso il suo amore per la carbonara e ha ammesso di non essere un purista della ricetta tradizionale.
L’attore Afferma di gustarla in tutti i modi possibili, che sia con guanciale, panna o addirittura speck. Non importa dove si trovi, Max Giusti desidera sempre mangiare la sua carbonara preferita, anche se il piatto non è presente nel menu del ristorante. È persino entrato due volte in cucina per prepararla personalmente, un’esperienza che ha trovato esilarante.
Le dichiarazioni di Max Giusti rappresentano una vera sfida per “i talebani della carbonara” che considerano la carbonara un piatto sacro e non ammettono deroghe. Ed il buon Max sostiene che la perfezione non sia importante, affermando che se il piatto trasmette serenità, allora va bene in qualsiasi modo venga preparato. L’unica condizione che pone è che la pasta sia al dente.
Max Giusti, per lui basta che la carbonara sia buona
Il mattatore romano tante volte poi si sposta a Milano per lavoro E ha riconosciuto che anche qui si può gustare una carbonara meravigliosa senza dover spiegare sei volte al cuoco come prepararla. Nonostante la carbonara sia rappresentativa della tradizione gastronomica romana, ormai è un piatto talmente amato che è possibile trovarlo ovunque, in Italia.
Nella sua personale ricetta, Max Giusti aggiunge una variazione: consiglia di utilizzare una combinazione di pecorino e Parmigiano, con una proporzione di 30% del primo e di 70% del secondo. È consapevole che questa modifica potrebbe suscitare reazioni negative, ma a lui piace molto il risultato che ottiene.
La diatriba sulla carbonara è ben nota. Guanciale o pancetta, pecorino romano o Parmigiano Reggiano, tuorlo d’uovo cotto o crudo, presenza o assenza di panna. Le idee e le alternative per preparare una carbonara sono molteplici. Non sembra esserci una soluzione univoca, con alcuni che si aggrappano rigidamente alla tradizione e non accettano variazioni, mentre altri preferiscono sperimentare e provare gusti diversi.
In realtà, la questione sembra destinata a rimanere senza risposta. Non esiste una ricetta originale della carbonara che possa mettere tutti d’accordo. Anche gli storici gastronomici hanno opinioni diverse sulla questione. Ad esempio, il ricercatore Luca Cesari ha condiviso una ricetta del 1954 che includeva pancetta, gruviera, aglio, uova, sale e pepe, completamente diversa da quella servita nelle trattorie tradizionali di Roma.
La si può preparare come meglio si preferisce, ma la verità è che la carbonara rimane un piatto amato e discusso dagli italiani e dagli appassionati di cucina in tutto il mondo. Ognuno ha la propria versione preferita, e le variazioni nella preparazione sono inevitabili. Ciò che conta è gustare un piatto che trasmetta gioia e soddisfazione, indipendentemente dalla sua conformità alle tradizioni culinarie.
Poi lui ha anche parlato, in passato, di una malattia importante che lo ha colpito. E si è parlato molto anche di una relazione amorosa intrattenuta con Selvaggia Lucarelli. Cosa che ha letteralmente lasciato di stucco tutti quanti.