Per Nicolas Vaporidis le cose sono cambiate, ed in meglio. Non sono molti a potersi permettere quello di cui adesso è capace lui.
Nicolas Vaporidis ha portato a compimento una vera e propria svolta di vita. E ci dimostra come nessun traguardo sia impossibile, a qualsiasi età. Oggi il romano di origini greche per parte di padre ha 43 anni e ha messo in subordine la carriera da attore, che ha portato avanti per più di vent’anni.
La svolta era arrivata nel lockdown, un periodo che gli aveva consentito di fare delle riflessioni e che gli diede la consapevolezza in merito a quanto molti aspetti della sua esistenza fossero diventati vuoti. La ricerca di nuovi stimoli a volte è quello che ci vuole per tornare a sentirsi meglio.
Questo è proprio quello che è capitato a Nicolas Vaporidis. Che di esperienze recitative ne ha avute fino al 2022 con i film “Bla Bla baby” di Fausto Brizzi e con “Tipi da crociera” per la tv. Ma adesso lo vedremo anche in “Fino alla fine della musica”, un’opera drammatica in uscita nei cinema il prossimo 28 marzo.
Parlando di questo film, Nicolas Vaporidis ha posto l’accento su quanto sia importante la componente rappresentata dalla ricerca di risposte. Proprio un qualcosa che lo caratterizza anche nella vita reale, e che lo ha portato ad affiancare un’altra, importante e stimolante attività a quella recitativa. Che cosa fa oggi Nicolas Vaporidis?
Da qualche intervista passata più o meno recente, avevamo avuto la sensazione che lui avesse chiuso del tutto con il cinema. Ma non è così: Vaporidis ha avuto la fortuna di potere scegliere i progetti che più gli piacciono, perché ormai, per guadagnarsi la pagnotta, fa altro, e con grande soddisfazione.
Lui ha aperto dei ristoranti a Milano, con il nome di “Taverna Trastevere”. La cosa lo rende molto contento anche se il legame con il cinema non si può interrompere. Ed ora, senza l’assillo di dovere ottenere degli ingaggi in questo ambito, il buon Nicolas ha la facoltà di potere accettare solo parti che possono suscitare il suo interesse.
E pur essendoci delle cose che in passato lo hanno deluso, nel mondo del cinema, lui non rinnega quanto vissuto, passando soprattutto per quello spartiacque rappresentato da “Notte prima degli esami”, nel 2006. Quel film rappresentò per Vaporidis la svolta, gli permise di potere tramutare i suoi sogni e le sue ambizioni professionali in realtà.
E Taverna Trastevere funziona poggiandosi anche su alcuni principi che appartengono anche al cinema. Pure la cucina è un’arte, come afferma Vaporidis in una intervista concessa al Corriere della Sera. Anzi, siamo più sul teatro, con la cucina stessa a fare da palcoscenico, con cuochi, camerieri, lavapiatti e quant’altri a vestire i panni degli attori e con i clienti a costituire la platea del pubblico dal vivo. In tutto ciò Vaporidis fa da regista.
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