L’attrice Paola Cortellesi, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair.
“C’è ancora domani”, film che ha visto la nota attrice Paola Cortellesi debuttare come regista, ha già fatto registrare un enorme successo divenendo la pellicola italiana con il più alto incasso degli ultimi tre anni e quello con l’esordio migliore del 2023.
La trama parla delle difficoltà di una famiglia romana nel secondo dopoguerra mescolando il comico ed il drammatico. Un film che parla anche di violenze domestiche, quelle subite dalla protagonista Delia, interpretata proprio da Paola Cortellesi. L’attrice e neo-regista ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair che le ha dedicato la copertina in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Paola Cortellesi: “Scandaloso che non si insegni educazione sessuale a scuola”
Il prossimo 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, istituita nel 1999 per sensibilizzare sull’importanza della non violenza contro le donne.
In vista di questa importante ricorrenza, la rivista Vanity Fair ha intervistato e dedicato la sua copertina all’attrice Paola Cortellesi che in queste settimane è al cinema con il suo primo film da regista “C’è ancora domani”. Nella pellicola, difatti, si parla anche di violenza domestica: la protagonista Delia, difatti, è vittima di episodi violenza domestica da parte del marito Ivano, interpretato dall’attore Valerio Mastandrea.
In merito, la neo-regista ha spiegato che la stragrande maggioranza di donne ha almeno una volta ricevuto un insulto, magari un “non vali niente” o uno “stai zitta”. Per questo motivo, sarebbe necessario che sin dalla scuola dell’infanzia ci si focalizzi sull’educazione all’affettività e sul rispetto di sé e successivamente sull’educazione sessuale. “È uno scandalo – spiega la Cortellesi- che non sia previsto dal ministero”.
Sui femminicidi
L’attrice ha poi parlato dei femminicidi affermando che nel nostro Paese se ne verificherebbe uno ogni tre giorni, numeri che indicano una vera e propria emergenza. Per la Cortellesi si deve realizzare un progetto comune basato sulla prevenzione e, questo, sarebbe il momento ideale, dato che come premier e come leader dell’opposizione vi siano due donne. Proprio a Giorgia Meloni e ad Elly Schlein si è rivolta l’attrice chiedendo loro di agire autonomamente e di non dar conto al gruppo di cui fanno parte.