Paolo Antonacci, essere figlio d’arte gli ha causato un disturbo: “colpa” del papà Biagio e del nonno Gianni Morandi

Paolo Antonacci è figlio di Biagio e nipote di Gianni Morandi: questi parenti famosi hanno fatto insorgere in un lui un pesante disturbo mentale. 

Paolo Antonacci, l'artista
Paolo Antonacci (Blueshouse.it)

Essere un figlio d’arte non sempre è una cosa positiva, facendo sentire una forte pressione addosso, finendo per dover dimostrare ancora di più le proprie capacità. Per evitare di essere conosciuti solo per “essere il figlio di qualcuno” bisogna lavorare sodo e talvolta neanche questo ripaga. Ben lo sa Paolo Antonacci, che da tutta la vita lotta per affermarsi e non essere identificato con la sua famiglia di musicisti.

Artista di grande talento, Paolo è nato nel 1995 dall’amore tra il mitico Biagio Antonacci e Marianna Morandi, la figlia di Gianni Morandi, con cui si è poi lasciato. I due nomi importanti della musica hanno segnato per sempre il percorso di Paolo, che dopo essersi laureato in Scienze della Comunicazione allo IULM di Milano, ha seguito le orme del papà e del nonno approdando anche lui nel mondo dello spettacolo.

Paolo Antonacci, autore di grande talento: i dettagli della sua carriera

Paolo Antonacci
Paolo Antonacci, l’artista (Blueshouse.it)

Il figlio di Biagio Antonacci è diventata conosciuto in seguito alla partecipazione Sanremo 2019, dove è emerso come co-autore del brano di Nek “Mi farò trovare”.

Poi, Paolo ha scritto molte altre canzoni al fianco di artisti del calibro di Tananai. Inoltre, è opera su “Bellissima” di Annalisa. Con Fedez ha lavorato alla creazione della hit “La dolce vita” per poi collaborare anche al fianco di Emma. Estremamente fortunata è stata la sua collaborazione con il produttore e autore Davide Simonetti, con cui ha creato un longevo team. Paolo oggi è un affermato autore, ma le cose non sono state affatto semplici nel suo passato.

Paolo Antonacci, la confessione sul disturbo mentale dettato dalla famiglia

Malgrado abbia anche lui sfondato nella musica, Paolo Antonacci non ha vissuto bene il fatto di provenire da una famiglia di artisti. Per colpa del cognome del padre e del nonno, ha sviluppato un disturbo ossessivo compulsivo fortissimo, che l’ha portato intorno ai 20 anni a intraprendere un lungo percorso di terapia.

Questo tipo di problematica è molto impattante, portando a stati di ansia, pensieri ossessivi e ripetitivi, impulsi a compiere determinati rituali e molte altre ripercussioni che ostacolano il benessere. Grazie agli antidepressivi e alla sua forza di volontà, il classe 1995 è riuscito a ritrovare la forza, percorrendo la  strada come autore. Una volta fatta pace con il suo cognome, questo pesante problema è scemato, portandolo a diventare un paroliere super ricercato.

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