La fidanzata di Totti, Noemi Bocchi, sta attraversando una battaglia legale contro l’ex marito: c’è in ballo il carcere. Scopriamo il motivo.
Sembra ieri che il Pupone condivideva la vita con Ilary Blasi, sua moglie per ben 25 anni e madre dei suoi tre figli, Christian, Chanel e Isabel. Ma in realtà, sono già passati tre anni da quando nel suo cuore è entrata Noemi Bocchi: i due stanno insieme da gennaio 2021, anche se la loro storia è emersa dopo mesi, in parallelo al divorzio tra Totti e la Blasi, ancora in corso per trovare un accordo sulla spartizione degli immensi patrimoni degli ex.
Francesco non è l’unico della coppia ad aver a che fare con gli avvocati, visto che anche Noemi Bocchi sta portando avanti una causa, che la vede coinvolta insieme all’ex marito. Quest’ultimo rischia perfino la reclusione: scopriamo il motivo.
Noemi Bocchi e la battaglia legale: l’ex marito rischia la reclusione
Se oggi è felicemente legata a Totti, Noemi Bocchi ha alle spalle un matrimonio finito. La flower design è stata sposata con Mario Caucci, imprenditore e padre dei suoi due figli. Conosciutisi nel 2011, i due sono stati sposati per nove anni, per poi lasciarsi nel 2017: sarebbe stato l’imprenditore ad abbandonare la moglie di punto in bianco, quando i loro figli erano ancora piccoli. Nel 2019, la Bocchi ha denunciato il marito per la mancanza dei pagamenti degli alimenti e per aver alzato le mani su di lei.
Non solo Caucci non avrebbe contribuito al sostentamento dei figli, ma avrebbe anche aggredito Noemi: quest’ultima sembra essere in possesso di un referto che testimonia come è stata ridotta. Nel 2019 si sarebbe verificato il terribile episodio che ha portato alla denuncia: ora la Procura di Roma ha avanzato la richiesta di reclusione per l’ex della Bocchi, che rischia fino a 5 anni e sei mesi. Intanto, l’indagine prosegue, con la fidanzata di Totti che ha chiesto la massima privacy.
Noemi Bocchi e la causa con Mario Caucci: i dettagli
In questi anni, Caucci ha sempre negato le accuse, rigettando lo scenario dei maltrattamenti, per lui solo una messa in scena per vincere la causa. “Non è assolutamente vero”, ha sottolineato Caucci.
Mentre le indagini sono in corso, bisognerà aspettare il prossimo giugno, mese in cui è prevista la sentenza di primo grado per l’imprenditore, che saprà così che destino lo attende e se dovrà andare in carcere.