Tutto su Joe Bonamassa: dagli esordi al grande successo

È considerato uno dei migliori chitarristi contemporanei, innamorato del blues e del rock anni ’70: Joe Bonamassa, dagli esordi al successo.

Joe Bonamassa si esibisce live
Joe Bonamassa si esibisce live (Blueshouse.it)

Joe Bonamassa è considerato uno dei migliori chitarristi rock blues contemporanei, musicista innamorato perso del blues e del rock tradizionali. Grazie alla sua tecnica, la pulizia del suono e la professionalità, Bonamassa si è fatto largo nel mondo della musica riportando in auge la scuola del vecchio blues e del rock tradizionale, legato soprattutto alle sonorità anni ’70.

La sua carriera è ricca di successi, e dal 2000, anno del suo primo album solista, fino ad oggi, il chitarrista ha collezionato tanti premi, concerti incredibili, in compagnia delle più grandi star internazionali, e ha pubblicato tantissimi album apprezzati dal pubblico e dalla critica specializzata. La sua passione per la chitarra inizia in tenera età, tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90.

La carriera del chitarrista Joe Bonamassa, tra rock e blues, dagli esordi al successo

Bonamassa in un recente live
Bonamassa in un recente live (Blueshouse.it)

Joe Bonamassa nasce a Utica, nello stato di New York, USA, nel 1977. Sin da piccolo si innamora del blues, e ascolta continuamente Eric Jonson, Gary Moore, B.B. King, Jeff Beck, Rory Gallagher, Eric Clapton e Stevie Ray Vaughan. Già all’età di 12 anni è un abilissimo chitarrista, e da adolescente mette in piede le sue prime band rock blues.

Nel 1991, a 14 anni, fonda i Bloodline, un gruppo hard rock che resta attivo per sei anni, fino al 1997, pubblicando due album misconosciuti e ignorati dal pubblico. In formazione, oltre a Bonamassa, ci sono anche i figli d’arte Berry Oakley Jr, figlio di Berry Oakley, il bassista dei mitici Allman Brothers, Waylon Krieger, figlio di Robby Krieger, chitarrista dei Doors, e Erin Davis, figlio di Miles Davis, e Aaron Hagar, figlio di Sammy Hagar, cantante di Montrose e Van Halen.

Una band di figli di star mondiali, che però non riesce a emergere. Poi, a seguito di alcune divergenze, i Bloodline si sciolgono e Joe inizia a intraprendere la carriera solista. Sin dal disco di esordio, “A New Day Yesterday”, del 2000, Bonamassa colpisce la critica e conquista i primi fans. L’album è un ottimo esempio di blues rock, dove è lo stesso chitarrista a cantare.

Tra carriera solista e i Black Country Communion

Seguono altri interessanti lavori, come “So, it’s like that”, “Blues Deluxe”, “Sloe Gin” e “The Ballad of John Henry”. Nel 2010, Joe decide di mettere in piedi una nuova band di all-stars, un po’ come ai tempi dei Bloodline. Nascono i Black Country Communion, gruppo hard rock dalle palesi influenze blues e dal sapore 70s.

Grazie al Black Country Communion, Bonamassa riacquista l’attenzione mediatica. E non può essere altrimenti, visto che in formazione figurano Jason Bonham, figlio del batterista John Bonham dei Led Zeppelin, Derek Sherinian dei Dream Theater, e Glenn Hughes, ex vocalist di Deep Purple e Black Sabbath. L’omonimo album è un successo e rende Bonamassa un’icona della chitarra.

Negli anni, Joe ha collaborato con i più grandi, esibendosi sul palco insieme a Eric Clapton, Buddy Guy, B.B. King, Paul Rodgers, Joe Cocker o Greg Allman. La sua chitarra preferita è la Gibson, tanto che possiede un’intera collezione di Gibson Les Paul della Golden era. Esiste persino un modello creato da lui stesso e commissionato dall’azienda Gibson, chiamato “Bonabyrd”.

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