A poche ore dall’incoronazione della nuova Miss Italia, Vladimir Luxuria polemizza parlando di inclusione: “Quando parteciperemo noi?”.
Soltanto poche ore fa è stata eletta la nuova Miss Italia, la 19enne Francesca Bergesio, già Miss Piemonte, figlia del senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio. Neanche il tempo di godersi la vittoria che Vladimir Luxuria si scaglia contro il concorso, parlando di inclusività. Sul suo profilo Twitter, Luxuria scrive “Magari un giorno a Miss Italia potranno partecipare anche le transessuali e non solo le figlie di papà”.
Il messaggio è chiaro, per una doppia polemica contro il concorso di bellezza, accusato sia di non essere inclusivo, e sia di premiare le ragazze raccomandate. Tutto ciò non fa altro che distogliere l’attenzione dal senso della bellezza, e da un concorso che fa parte della storia italiana, ma che oggi è fin troppo defilato, quasi considerato ”eticamente scorretto”.
Le parole di Vladimir Luxuria contro il concorso di Miss Italia
Le parole di Vladimir Luxuria si scontrano con quelle proferite dalla giuria, proprio nel momento della proclamazione. In particolare, con le parole di Vittorio Sgarbi, in giuria a Salsomaggiore Terme, il quale aveva polemizzato con la RAI, per aver escluso, negli ultimi anni, “un concorso che fa parte della nostra cultura e che è sinonimo di bellezza”.
I giurati, per l’occasione, hanno parlato di “demonizzazione della bellezza”, come se essere belle e farsi ammirare fosse eticamente scorretto, o fosse pericoloso. Ciò fa emergere quanto sia ipocrita il discorso del “politicamente corretto”, soprattutto oggi, in un mondo basato quasi esclusivamente sull’immagine. Ora, alle polemiche si vanno ad aggiungere quelle di Luxuria, che ribaltano, però, la situazione.
Le parole di condanna contro il concorso di bellezza
Il concorso di bellezza più storico in Italia ora è accusato di non inclusività, di discriminazione. “Quando parteciperemo noi?” chiede Luxuria. Nel suo sfogo su Twitter, non rendendosi conto di quanto questo “estremo politicamente corretto” sia dannoso e anche grottesco.
Tra l’altro, il suo sfogo si scontra con quanto detto da Hoara Borselli, anche lei nella giuria di Miss Italia 2023. La Borselli, infatti, durante la presentazione delle Miss, aveva dichiarato quanto la demonizzazione della bellezza fosse pericolosa, soltanto per abusare dell’inclusività.
Un’inclusività forzata da parte della RAI, ma anche delle altre aziende e dei media di oggi. In più, tra tutte queste polemiche, a rimetterci è la Bergesio, Miss Italia 2023, accusata di essere stata raccomandata, “figlia di papà”. Forse i toni si sono fatti troppo accesi, per un semplice concorso che dovrebbe premiare la bellezza pulita e genuina. Sarebbe opportuno fare qualche passo indietro, e spegnere ogni tipo di livore.