Se il principe William e la sua consorte Kate si attengono al protocollo Reale, l’educazione che coinvolge i loro figli non è da meno: ecco cosa non può essere detto in presenza dei principini.
Primogenito del principe Carlo e della principessa Lady Diana, William è stato educato sin dalla tenera età ad attenersi al protocollo degno del suo titolo nobiliare. Quando ha sposato Kate Middleton, la ragazza borghese dei quartieri più elevati di Londra, anche sua moglie ha dovuto seguire a ruota tutte le regole previste dalla rigida istruzione della Corona.
Ma a calcare le vere orme dell’eredità Reale sono i loro figli, i quali sono abituati dalla loro nascita al rispetto delle etichette e delle norme Reali. In particolar modo la loro educazione è basata soprattutto su coloro che li circondano, i quali devono fare attenzione a ciò che può essere pronunciato o meno in loro presenza. Più nel dettaglio, vediamo cosa non può proprio essere detto davanti ai figli di William e Kate,
Abito da favola, scenario da sogno e torta nuziale copiata da mezzo mondo. Sono queste le parole principali che possono racchiudere il matrimonio di William e Kate celebrato nell’Abbazia di Westminster il 29 aprile del 2011. Quando l’ex Duchessa di Cambridge ha sposato l’attuale principe del Galles William, il quale ha preso il posto del padre dopo la morte della Regina Elisabetta II avvenuta lo scorso anno, la loro storia d’amore è rimbalzata sui rotocalchi di tutto il mondo.
Sin dal primo momento Kate è stata molto amata dal popolo britannico, con i suoi modi sempre impeccabili. La sua classe e la sua raffinatezza sono ormai un’icona di stile e di moda. Ma ad esserlo sono anche i loro tre figli. Il primogenito è il principino George Alexander Louis, nato il 22 luglio 2013, la seconda figlia si chiama Charlotte Elizabeth Diana, nata il 2 maggio 2015 e infine il piccolo della famiglia Louis Arthur Charles, nato il 23 aprile 2018. Proprio come i genitori, quando appaiono in pubblico anche i principini sono dediti alle regole della Corona. Ciò è frutto di un’educazione molto ferma, soprattutto con molte proibizioni come ciò che non può mai essere detto davanti a loro.
Una delle regole principali che William e Kate si sono imposti con i loro figli è quella di non urlare mai sia in pubblico che in casa. Di fatto, quando la famiglia si unisce nelle apparizioni pubbliche non ci sono mai segni di nervosismo ma appaiono molto tranquilli e calmi.
Questa educazione mite che vede il metodo del dialogo piuttosto che dello scontro, ha alla base un’altra regola che permetterebbe al principino George, a Charlotte e Louis di essere trattati come individui e come persone che hanno una loro personalità sin da piccoli. In questo senso, il linguaggio utilizzato in loro presenza è fondamentale per sviluppare e alimentare questa individualità.
Per questo motivo, è assolutamente proibito pronunciare davanti ai tre figli di William e Kate la parola kids, preferendo invece children. Sebbene entrambe le parole stiano ad indicare la parola ‘bambini’, in realtà kids è molto più informale mentre children rappresenta la forma più raffinata per indicare i più piccoli.
In quest’ottica si può dunque dire che definire i principini kids è molto colloquiale e potrebbe sembrare uno sminuire l’individualità di ogni bambino che invece assume una connotazione molto più rispettosa se utilizziamo children. Non soltanto William e kate, ma anche la tata di George, Charlotte e Louis deve fare molta attenzione a non minare l’individualità dei children.
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