L’inviata della trasmissione “Le Iene”, Elena Di Cioccio, torna parlare dell’HIV: 21 anni fa ha scoperto di essere sieropositiva.
Qualche mese fa, durante una diretta della trasmissione “Le Iene”, l’inviata Elena Di Cioccio teneva incollati allo schermo milioni di telespettatori facendo alcune rivelazioni sul suo stato di salute, tenuto nascosto per ben 21 anni. Poi la liberazione, dichiarando a tutti gli italiani la sua sieropositività all’HIV. Elena racconta la sua storia nella biografia “Cattivo Sangue”, il suo esordio letterario.
21 anni fa la diagnosi che ha cambiato per sempre la vita della showgirl (oggi anche attrice, speaker, scrittrice), che ha gettato sulle sue spalle un macigno di enormi proporzioni, e che ha rischiato di schiacciarla, annientandola. Grazie al coraggio, alla forza di volontà e ai progressi medici, la Di Cioccio oggi può raccontare, con il sorriso sulle labbra, la storia dei suoi ultimi due decenni.
Il nuovo corpo di Elena Di Cioccio: dopo il coming out sull’HIV è tornata a vivere serena
Non è guarita, visto che il virus, una volta diagnosticato, resta per sempre, ma grazie alla medicina moderna, l’HIV si gestisce, e si può vivere una vita normale. Il virus si è negativizzato e non è più contagioso. La sua biografia, “Cattivo Sangue”, nasce dall’esigenza di togliersi questo peso dalle spalle, “per scoprire la libertà”, come afferma la stessa Di Cioccio.
Dopo il coming out, avvenuto a “Le Iene”, la sua trasmissione, Elena ammette di essere rinata, di aver scoperto un nuovo corpo, e che “è tutto nuovo per me, funziono diversamente”. Ora, la donna sogna di vivere una vita comune, fare le cose che le piacciono: dopo la biografia, sta lavorando a un suo adattamento teatrale.
Per scrivere la sua storia, Elena Di Cioccio ha dovuto sopportare diversi momenti drammatici, dalla dipendenza dalla cocaina al suicidio della mamma, fino all’atroce diagnosi dell’HIV. Non è stato semplice, ma alla fine ce l’ha fatta. “All’inizio ho avuto paura di morire, e anche di poter fare del male al prossimo” aveva detto durante il coming out.
Il coraggio del coming out e l’affetto dei colleghi e del pubblico
Non è morta e non ha mai contagiato nessuno, fortunatamente, e per difendersi, Elena ha tenuto nascosta la malattia, fino a quando non ha capito il senso di tutto ciò: informare gli altri e tornare a vivere. Una volta uscita allo scoperto, Elena è stata inondata da un affetto incredibile, da parte dei suoi cari, da parte dei colleghi e da parte del pubblico.
“Quando è arrivata la brutta notizia, la mia vita era serena, avevo un compagno amorevole, iniziavano ad arrivare le proposte di lavoro, avevo una casa”, poi ecco l’esplosione che le ha stravolto l’esistenza. Non ha raccontato nel suo libro chi l’ha infettata, ma Elena lo sa benissimo, come ha confermato in un’intervista nel programma “Verissimo”, condotto dalla Toffanin. Ha cercato di tutelare la privacy del suo compagno.