Michela Giraud: chi è la sorella autistica, Cristina e perché per l’attrice e regista è così speciale ed importante
In aprile il suo debutto come regista con un film, “Flaminia”, in un certo senso autobiografico, che è piaciuto tanto al pubblico. Parliamo di Michela Giraud, l’attrice e comica romana che si è cimentata per la prima volta dietro la macchina da presa dedicando il suo primo ciak alla persona più importante della sua vita: sua sorella Cristina.
Come la Giraud ha raccontato a Fanpage.it si è ispirata a lei per realizzare il suo primo film: Flaminia, interpretata da Michela, si trova a vivere di punto in bianco insieme alla sorella autistica, Ludovica, scappata dall’istituto nel quale si trovava per tornare nella casa paterna. Una convivenza forzata che fa sorridere ma anche molto riflettere. Scopriamo chi è, nella realtà, davvero la sorella di Michela.
La sorella di Michela Giraud si chiama Cristina e fin da quando era piccola, come l’attrice ha raccontato a One More Time, il posdcast di La Repubblica, le è stato diagnosticato un Dsa, una disamorfia dello sviluppo, come la chiamavano tempo fa. Più avanti “hanno ipotizzato che fosse nello spettro autistico”.
“Ha un anno e mezzo più di me, le piace molto cantare, non ha filtri ed è come se fosse un’eterna bambina – ha aggiunto – Per me è un elemento portante della mia vita, ti posso dire che senza di lei non sarei davanti a te perché non avrei sentito l’esigenza di fare un lavoro diverso da quello che poteva essere un mestiere più classico”.
La Giraud che negli ultimi tempi si è molto aperta con il suo pubblico, ha ammesso che senza sua sorella non sarebbe la persona che è oggi e che a lei, nel bene e nel male, le deve tutto tanto da considerarla sua musa ispiratrice. È lei che l’ha spinta a migliorarsi sempre di più e a portare avanti le battaglie contro l’omologazione e il giudizio della gente.
“Crescere con una persona con una diversità non significa solo pesantezza o dolore, a volta può fare anche molto ridere” ha spiegato Michele Giraud in occasione del lancio del suo film. La sua, famiglia benestante, ha avuto i mezzi per affrontare questa situazione in modo più facilitato ma lei con il suo lavoro ha pensato anche a chi è stato più fragile: “Questo film è dedicato a loro” ha sottolineato. Su sua sorella l’attrice e ora anche regista, sta specificato, già in tempi non sospetti, quando il suo film era forse ancora in una frase embrionale, che Cristina è tutto per lei: “mi fa impazzire, mi fa arrabbiare, è stupenda”.
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