Anticonformista e ribelle, la cantante Patty Pravo si confessa, ricordando gli anni della gioventù e l’infanzia scatenata.
Tra meno di due mesi compirà 76 anni, ma la cantante Patty Pravo non ha intenzione di cambiare mentalità. È sempre la stessa ribelle di un tempo, fedele a se stessa, anticonformista. Nicoletta Strambelli, conosciuta da tutti come Patty Pravo, è una delle artiste più famose nella storia della musica italiana, interprete di tantissimi successi entrati nell’immaginario collettivo.
Canzoni belle e seducente, scritte per lei da importanti autori, come Lucio Battisti, Léo Ferré, Francesco Guccini, Gino Paoli, Bruno Lauzi, Antonello Venditti, Vasco Rossi, Lucio Dalla, Mango, Riccardo Cocciante, Ivano Fossati e molti altri. Look provocante che ha segnato la storia del costume italiano, Patty Pravo è sempre stata un’icona di stile, di eleganza, di gestualità e di attitudine alla vita.
Icona della musica e della moda, Patty Pravo scatenata ricordando la giovinezza
Negli anni ’60 era la ragazza del Piper, il locale romano dove era solita esibirsi. La sua vita è stata divertente, sfrenata, anche se Patty afferma di non ricordare bene le date, e che vive di scatti di memoria. “Attraverso i profumi, i gesti, i colori, ritrovo un momento della mia vita” e poi aggiunge che “non frequento il passato, non programmo il futuro”.
Patty Pravo esiste, vive, respira, si emoziona ascoltando musica, leggendo un libro, ammirando un quadro, incrociando gli occhi di qualche passante. È così che si descrive nella sua autobiografia “La cambio io la vita che”, pubblicata qualche anno fa, scrivendo anche di non conservare nulla della sua carriera, e che non le piace esporre le foto incorniciate, i manifesti, i dischi d’oro, i premi e le riviste.
Queste sono cose per collezionisti, per coloro che vivono nel passato. Alla cantante non occorrono cimeli per ricordare chi è. Di certo, Patty si è divertita tanto, a cominciare dagli anni ’60, il decennio che ha cambiato il mondo, il modo di vivere e di concepire la vita. Da Venezia ha deciso di lasciare la famiglia per trasferirsi a Londra, la capitale della beat generation, poi a Roma, dove ha trovato il successo.
Scatti di memoria: i ricordi di gioventù di Patty Pravo
Nel privato, tanti uomini, addirittura cinque mariti, Gordon Faggetter, sposato nel 1968, Franco Baldieri nel 1972, Paul Jeffery nel 1976, Paul Martines nel 1978, infine John Edward Johnson nel 1982. Ma c’è un sesto matrimonio, non riconosciuto in Italia, quello avvenuto in Scozia con l’eterno amore, Riccardo Fogli, nel 1974.
Tra gli anni ’60 e ’70 colleziona tanti uomini, alcuni li ama. E poi le numerose amicizie, come quella con Mick Jagger dei Rolling Stones, con cui andava a fare shopping, o la nottata trascorsa per le vie di Roma insieme a Jimi Hendrix. E poi ci sono stati gli amici, forse amanti, Frank Sinatra e David Bowie, dunque l’amico Robert Plant dei Led Zeppelin.
Nata e cresciuta a Venezia, da papà che guidava i motoscafi e mamma casalinga, Patty ricorda di aver trascorso l’intera infanzia con i nonni, i quali era molto legata. Nonni buonissimi, Domenico era direttore dei Tabacchi, Maria era una tabagista convinta che le aveva attaccato il vizio del fumo. “A 10 anni ho fumato la sua prima sigaretta, e poi non ho più smesso”.
“Mi davano i soldi per prendere la gondola e andare a scuola, ma io andavo a piedi e mi fermavo dal tabacchi per comprare le sigarette. E poi, a 14 anni, saltavo la scuola e andavo a fare l’amore”. I nonni sapevano tutto, erano una coppia libera da ogni pregiudizio, e hanno cresciuto la ragazza con una mentalità moderna.