Il fratello di Elisa Claps, Gildo, ha rilasciato alcune dichiarazioni rispondendo all’intervista dell’arcivescovo Salvatore Ligorio.
Si è tornato a parlare del caso di Elisa Claps, dopo l’uscita delle serie “Per Elisa – Il caso Claps”. La giovane era sparita il 12 settembre 1993 da Potenza ed è stata trovata senza vita 17 anni dopo nel sottotetto della Chiesa Santissima Trinità. In merito Gildo, fratello di Elisa, si è espresso dopo le parole rilasciate dall’arcivescovo Salvatore Ligorio al Corriere della Sera. Il fratello maggiore si è sentito amareggiato dalle parole del prelato.
Per il fratello di Elisa Claps, Gildo la riconciliazione con la Curia di Potenza è impraticabile. A tal proposito, potrebbe cambiare qualcosa solo con l’intervento del Papa. La famiglia ha deciso di parlare solo con i vertici più alti del Vaticano, il motivo è semplice perché non riconoscono nessun ruolo alla Chiesa di Potenza.
L’arcivescovo Salvatore Ligorio, durante l’intervista al Corriere, ha escluso, in ogni modo, un qualsiasi coinvolgimento in questa storia della Chiesa, soprattutto nella fase di occultamento. Il prelato si è anche detto disposto a riconciliarsi con la famiglia di Elisa.
Il fratello, sempre ai microfoni de Il Corriere della Sera, in relazione ad un possibile risarcimento, avrebbe detto che si tratterebbe di un’affermazione vergognosa. La famiglia non vuole soldi assolutamente. Del resto, Gildo avrebbe dichiarato che il risarcimento se mai dovesse esserci potrebbe essere devoluto come ha fatto la famiglia di Elisa per la consulenza in occasione della serie “Per Elisa – Il caso Claps”. Le parole dell’arcivescovo Ligorio l’hanno colpito perché sono riuscite, a suo avviso, a sporcare la bellezza di una piazza colma di gente che era lì per chiedere giustizia per Elisa. Il riferimento è al sit in occasione della prima messa celebratisi nella Chiesa della Santissima Trinità nei giorni scorsi dopo la riapertura.
La Chiesa, ha proseguito Gildo, anche dopo il ritrovamento dei resti, è riuscita, a costruire muri ed ha continuato con le menzogne. Inoltre, continua il fratello di Elisa, pare sia stato attaccato anche Don Marcello, rimasto a fianco della famiglia per molti anni. Da sempre, sostiene Gildo, l’unico ad essere difeso è stato don Mimì ed è stata anche affissa una targa mentre “per Elisa non c’è nulla”.
In merito, l’amministrazione comunale di Potenza ha deciso che intitolerà un luogo del centro storico ad Elisa Claps. Il fratello Gildo ha dichiarato che questo è il minimo che una città civile possa fare dopo quanto accaduto alla sorella.
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