Usa parole tenerissime Romina Power, come solo una madre potrebbe fare, per fare in modo che Ylenia Carrisi torna a casa. Perché novembre è speciale per la figlia.
Romina Power, più che mai negli ultimi giorni di novembre, rivive ogni anno il grande dolore di non avere più accanto a se la figlia, Ylenia Carrisi. Lei era la primogenita che la cantante ed Al Bano ebbero subito dopo il loro matrimonio, nel 1970. Da trent’anni purtroppo Ylenia è scomparsa e di progressi non ne sono mai stati fatti. Pur non essendo mai stato ritrovato il corpo, a dicembre del 2014 il Tribunale di Brindisi emise il certificato di morte. E per quanto riguarda le indagini non ci sono mai stati dei progressi.
Nonostante ciò Romina Power non ha mai perso le speranze e non è la prima volta che rivolge degli appelli per ricevere aiuto nel ritrovare Ylenia. Quest’ultima festeggia il compleanno il 30 novembre e quest’anno avrebbe spento le 53 candeline. Ebbene, Romina Power è convinta che da qualche parte nel mondo la sua amata prima figlia festeggerà il compleanno, in qualche modo. E nel frattempo continua a ricordarla con commovente affetto, come solo una madre potrebbe fare.
Sul suo profilo personale Instagram la figlia del divo della Hollywood anni Cinquanta, Tyrone Power, ha scritto che era solita chiamare Ylenia “la mia dolce metà perché era sempre dolce. Non c’era traccia di cattiveria in lei. Chiunque abbia informazioni su di lei è pregato di contattarmi”. Un messaggio semplice ma profondo, che fa capire come l’amore sia sempre rimasto intatto, come se quel maledetto Capodanno del 1994 non ci fosse mai stato.
Fu allora che Ylenia sparì senza lasciare traccia, mentre si trovava in un viaggio in solitaria a New Orleans, negli Stati Uniti. L’ultimo contatto che lei ebbe con la sua famiglia rimasta in Italia avvenne per telefono, poi più nulla. Con lei c’era un certo Alexander Masakela, un musicista di strada con il quale pare che la figlia di Al Bano e Romina abbia condiviso una camera in uno squattrinato albergo nella città della Louisiana, patria del jazz.
Nonostante in casa della donna con la quale Masakela conviveva vennero trovati la macchina fotografica di Ylenia e circa duemila dollari in traveler’s cheque (valuta appositamente concepita per i turisti e costituita da degli assegni, come misura contro eventuali rapine, n.d.r.) la polizia statunitense non ha mai indagato sul serio su questo personaggio.
Ed alla fine il caso di Ylenia è stato bollato dagli inquirenti americani quasi subito come suicidio. Da allora sono passati trent’anni e non c’è mai stato un aggiornamento concreto, sia nel bene che nel male, ma solo false piste e mitomani. Ciò nonostante Romina, e specialmente l’altro suo figlio Yari Marco, continuano a credere che Ylenia non sia mai morta.
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