Prima di diventare il Blues Man conosciuto in tutto il mondo Adelmo Fornaciari, meglio conosciuto come Zucchero, ebbe un flop clamoroso
Luciano Pavarotti, Eric Clapton, Andrea Bocelli, Joe Cocker, Sting e Miles Davis citandoli in ordine assolutamente casuale sono alcuni dei grandissimi personaggi della musica internazionale con cui Adelmo Fornaciari, per tutti Zucchero, classe 1955, ha avuto l’onore e il piacere di condividere progetti musicali. Del resto dal 1986 al 2012 è stato regolarmente al primo posto di tutte le classifiche di vendita con album e singoli che, davvero, hanno fatto la storia della musica italiana e del Blues in particolare.
Ma c’è stato un tempo in cui il popolare, e amatissimo, Zucchero era davvero sull’orlo di lasciare la carriera musicale. Un rischio più che concreto determinato da una serie di scelte sbagliate, a livello musicale, e di insuccessi che hanno minato la stima e la fiducia in sé stesso. Per fortuna poco più di una parentesi anche se avvenuta ad inizio carriera quando le possibilità economiche sono decisamente inferiori e le alternative proposta dalla Vita sono ampie. Vediamo insieme cosa è successo
Il flop di Un po’ di Zucchero
Come anticipato Adelmo Fornaciari nasce nel 1955 a Roncocesi frazione del Comune di Reggio Emilia ma la sua infanzia e adolescenza spazia tra Forte dei Marmi e Carrara. E questo continuo spostarsi influenza la sua cultura musicale che si forma tra Rock, Beat, musica popolare e nascita del cantautoresimo. E proprio a questo genere si accoda nei primi anni di carriera arrivando a debuttare nel 1981 al Festival di Castrocaro dove vince il primo premio con il brano Canto Te. Convinto di aver imboccato il filone giusto il giovane Adelmo lavora al suo primo album e nel frattempo partecipa due volte al Festival di Sanremo nel 1982 con Una Notte che vola via e nel 1983 con Nuvola.
Zucchero disconosce i suoi pezzi
Due brani che insieme ad altre otto tracce compongono Un po’ di Zucchero, disco che esce ufficialmente subito dopo il Festival dei Fiori del 1983 in realtà sarà un flop sia musicale che commerciale. Pochissimi i passaggi radio, pochissime le copie vendute. Talmente tanto flop che anni dopo Zucchero lo disconoscerà non eseguendo più i brani nei live ne inserendolo nelle raccolte. Per fortuna nell’estate del 1984 Zucchero decide di andare in California per approfondire le sonorità Blues e Soul e li conosce Corrado Rustici, il suo futuro produttore, e la Randy Jackson Band con cui nel 1985 pubblica il secondo album, quello aperto da Donne. Il resto è storia.